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L'ultimo disperato tentativo di Renzi per salvare i Benetton: "Revoca? Ma quando mai..."

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Matteo Renzi corre in soccorso dei Benetton. Anche se il Cdm di domani sulla questione delle concessioni autostradali potrebbe non essere risolutivo, il leader di Italia viva prova a giocare tutto il suo (residuo) peso politico per salvare Autostrade per l'Italia. «La vicenda del ponte di Genova è uno scandalo assoluto - dice - chi ha sbagliato deve pagare, mi sembra il minimo. Dopo di che penso che chi sbaglia non lo decide Twitter, lo decide un magistrato. Se sei un uomo delle istituzioni, non fai come al bar, aspetti la magistratura. Autostrade ha preso un sacco di soldi, dice Meloni. Vero. Sapete chi è che ha prorogato le concessioni? Il Governo Berlusconi, dove Meloni era ministro e Salvini, allora deputato, e ha pure votato a favore in commissione trasporti. Chi dice che Benetton ha preso troppi soldi ha ragione, ma deve chiedere informazioni al governo Berlusconi 2008. Oggi i populisti vogliono la revoca perché è caduto il ponte e perché Benetton ha preso troppi soldi. Questo puoi farlo al bar: la verità è che con la revoca si danno i miliardi a Benetton. E sapete perché non hanno mai scritto il documento di revoca? Perché ci sono scritti sopra i miliardi che devono dare a Benetton. Questo giochino rischia di costare ai nostri figli 20/30 miliardi. Intanto si licenziano delle persone e si bloccano i cantieri. Io non sono convinto che la soluzione sia la presenza dello Stato, ma è una posizione legittima e va fatta seriamente con un aumento di capitale di Atlantia sottoscritto da cdp. Sono fiducioso che anche nel Pd questa posizione di buon senso avrà seguito».

Insomma, per Renzi è giusta l'ipotesi messa in campo dai Benetton: un loro ridimensionamento nel pacchetto azionario per far spazio a Cassa Depositi e prestiti. Ma il premier Giuseppe Conte non sembra condividere questa soluzione. Chi l'avrà vinta?

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