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Scherzetto della Bonino, mercoledì il voto sul Mes che può terremotare il governo

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Il momento più volte rinviato potrebbe essere arrivato. Mercoledì, infatti, Più Europa presenterà in Senato una mozione che porrà per la prima volta la maggioranza di fronte al bivio "Mes sì-Mes no". Finora Giuseppe Conte era riuscito sempre a evitare il redde rationem sull'argomento che più divide i suoi sostenitori, il ricorso al Fondo Salva Stati per le spese sanitarie. Ma adesso la resa dei conti potrebbe essere arrivata. Il premier avrebbe preferito non affrontare una votazione "singola" sul Mes, ma inserirla in un più complessivo giudizio su tutte gli aiuti promessi dall'Europa. Non solo Mes, quindi, ma anche Recovery Fund e "Sure Bond". In quel caso il teorico sì dei Cinquestelle sarebbe stato più indolore. Ma se davvero il governo non dovesse riuscire a individuare un escamotage per evitare la votazione, per la prima volta in Parlamento sarebbero fotografate tutte le divisioni non solo nella maggioranza, ma anche nell'opposizione, con Forza Italia su una posizione diversa rispetto al no secco di Salvini e Meloni.

Il Pd, dal canto suo, è attraversato dal dibattito. E, a sorpresa, è Goffredo Bettini a sposare una linea più gradita ai Cinquestelle, sostenendo in un'intervista al Corriere della sera che è inutile esprimersi sul Mes "prima che si conosca l'entità degli altri aiuti in arrivo dall'Europa". Il voto sulla mozione non è vincolante per il governo, ma di certo un'eventuale spaccatura risulterebbe esplosiva per la maggioranza. La partita è aperta, insomma, e a Palazzo Chigi non si dormono sonni tranquilli.

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