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Manifestazione del centrodestra, Antonio Tajani: Conte ci blandisce? Gli risponderà la piazza

Alberto Di Majo
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«Al governo manca una visione strategica, non può risolvere i gravi problemi del nostro Paese». Il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani ribadisce di essere pronto a collaborare con il premier Conte ma, sottolinea, «collaborare significa "lavorare con" e non parlare tanto senza decidere niente».

Onorevole Tajani, il 4 luglio Forza Italia sarà a Piazza del Popolo per manifestare contro il governo, soprattutto per chiedere interventi urgenti per il lavoro. Non salva niente dei provvedimenti del premier Conte?
«Non c’è stata alcuna soluzione ai problemi che ci troviamo di fronte e peraltro il governo e la maggioranza che lo sostiene non ci hanno mai coinvolti. Ora ci chiedono di votare un altro scostamento di bilancio, vogliamo sapere cosa vogliono fare di questi soldi. La manifestazione di sabato serve per dare un segnale chiaro, per ribadire la necessità delle riforme, partendo dalla giustizia. Ovviamente la nostra iniziativa di protesta rispetterà tutte le regole previste e avrà una partecipazione limitata».

Il centrodestra ha già autorizzato uno scostamento di bilancio di 80 miliardi. Come crede siano stati impegnati quei fondi?
«Molto male. Non c’è una visione strategica né una politica industriale o a favore delle imprese ma soltanto interventi assistenzialistici e bonus inutili. Dall’inizio dell’anno sono stati persi 500 mila posti di lavoro, la disoccupazione giovanile è quasi al 24 per cento, ecco questi problemi non si risolvono certo con i bonus o con l’entrata dello Stato nelle società private. Serve una riforma fiscale e della burocrazia, bisogna ristrutturare la sanità, lanciare un altro piano casa e un vasto programma di infrastrutture».

Il premier Conte ha annunciato una riforma fiscale proprio pochi giorni fa. Non ci crede?
«Questo governo parla tanto ma fa pochi fatti. In questi mesi non si è visto nulla. Basta sentire gli imprenditori. Ma se il bonus turismo è accettato da quattro alberghi su cento significa che è sbagliato. L’avevamo detto a Conte ma non ci ha ascoltato. Era meglio dare la possibilità di detrarre dalle tasse le spese per le vacanze».

Il lavoro è l’emergenza principale.
«Se non c’è un intervento adeguato settembre, ottobre e novembre saranno mesi difficili. Bisogna mettere le imprese nelle condizioni di lavorare invece la maggioranza continua a litigare su tutto e i prestiti garantiti dallo Stato, che avevamo proposto anche noi, sono arrivati con grandi ritardi e in modo molto complicato».

Pensa che la maggioranza non riuscirà a trovare compromessi e a portare avanti un piano comune?
«Sono quattro partiti diversi, Conte cerca di mediare per tentare di rimanere quanto più possibile presidente del Consiglio ma non risolve i problemi. Basta girare per la strada o vedere le condizioni di tante imprese, c’è un enorme scontento. Per non parlare poi della scuola, un disastro. Stanno anche distruggendo gli istituti paritari. Del resto nella maggioranza non potranno mai andare d’accordo, sono troppo diversi».

Siete sempre disponibili a dare una mano o ci avete ripensato?
«Disponibili, ma con le proposte non con i voti per salvare il governo. Anche se restiamo convinti di approvare il Mes perché avremo subito tanti soldi con interessi bassissimi».

Il premier ha detto che per ora l’Italia non ne ha bisogno, anche se la maggioranza è spaccata: il Pd lo vorrebbe, il M5S no.
«Peraltro se non prende questi soldi, rischia pure di non avere nemmeno quelli del Recovery Fund».

Che idea si sono fatti in Europa dell’atteggiamento del governo italiano?
«Non capiscono. Prima chiediamo aiuto e poi non lo prendiamo, pensano che non ne abbiamo bisogno».

Però sul Mes è diviso anche il centrodestra. Forza Italia spinge per utilizzare questi 36 miliardi mentre Lega e Fratelli d’Italia sono contrari.
«Dico anche a loro di valutare bene, è una questione contabile non politica».

La strategia di Berlusconi della distinzione di Forza Italia rispetto a Lega e FdI ha funzionato. Il partito cresce nei sondaggi.
«Non abbiamo mai rinunciato alla nostra identità e ne siamo orgogliosi ed è un vantaggio per tutto il centrodestra».

In un’intervista a «Repubblica» Berlusconi ha detto di essere pronto ad entrare in un governo con una maggioranza diversa da quella che sostiene Conte.
«Intendeva una maggioranza di centrodestra, siamo sempre stati contrari al governissimo».

Eppure Conte ha lodato la «responsabilità» di Forza Italia...
«Non creda in questo modo di dividere il centrodestra».

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