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In piazza per cacciare Conte. Sabato a Roma la manifestazione del centrodestra contro il governo

Gaetano Mineo
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È in prima linea affinché sabato tutto funzioni e la mascherina non diventi «un bavaglio per la democrazia». In qualità di responsabile dell'organizzazione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, è alle prese con distanziamento sociale e dispositivi di sicurezza perché a piazza del Popolo, il 4 luglio, più di 4820 persone non potranno partecipare alla manifestazione del centrodestra «Insieme per l’Italia del Lavoro».

«Certo, non è una situazione facile, in quanto non possiamo sapere quante persone vorranno venire in piazza. E se ci sono tanti cittadini arrabbiati con il governo non è certo colpa delle opposizioni», puntella il deputato del partito della Meloni. Un unico ingresso da via del Corso e uscita da piazzale Flaminio. Ingressi contingentati con conta-persone e misurazione della temperatura, tutti con la mascherina e, inoltre, nessun simbolo di partito.

Onorevole Donzelli, sabato tutti in piazza per dire cosa?
«Intanto per il lavoro. C'è bisogno di lavoro, lavoro, lavoro. Ma anche di difendere la volontà dei cittadini che non sono ascoltati da nessuno. Davanti a una straordinaria difficoltà economica che stiamo affrontando, dopo una emergenza sanitaria, dovrebbe essere il popolo, gli stessi cittadini a scegliere democraticamente il percorso per uscire dalla crisi. Invece ci ritroviamo davanti a un governo, frutto di un accordo non presentato agli elettori, un governo che litiga al suo interno, che non ha una visione unitaria di come uscire da questa crisi economica, e che di conseguenza l'unica soluzione sarebbe presentare le varie “ricette” agli elettori e chi vince poi la mette in pratica. In sostanza, siamo convinti che sia arrivato il momento di mandare a casa il governo Conte 2 e dare la parola agli italiani».

Quando pensate di dare questa “spallata” al governo?
«Il momento giusto è certamente l'election day. Il 20 settembre tutti gli italiani possono andare a votare, c'è anche l'occasione del referendum. Come pure c'è l'iniziativa di Fratelli d'Italia e che vede una raccolta firme online per mandare a casa questo governo. Ricordo che il nostro Capo dello Stato ha il potere di sciogliere le Camere quando queste non rappresentano la volontà del popolo italiano. Ma spero anche che già nelle prossime settimane gli stessi italiani ci aiutino a far capire al governo, alla maggioranza, al Presidente della Repubblica e ai singoli parlamentari di voler votare il 20 settembre per nuovi Parlamento e governo».

Il premier Conte chiede collaborazione alle opposizioni e le opposizioni denunciano che Conte non li ascolta. Una pantomima che sembra non avere fine.
«Ma il presidente del Consiglio fa finta di porgere la mano. Altrimenti noi l'avremmo aiutato, a prescindere dal nostro interesse di partito: prima viene la nazione, rispetto alla fazione. Invece, Conte continua a pensare a cose sue personali, a fare favori a amici degli amici e mai a un momento per il bene del Paese. Per non parlare delle sue conferenze stampa per aumentare la sua visibilità politica. Annunci di decreti in quel momento inesistenti, creando addirittura panico in certi casi. Un cinismo, oggettivamente, rivoltante».

Da ieri sono partite varie misure: bonus Irpef, bonus vacanze, eccetera...
«Hanno pagato e coinvolto non so quanti consulenti per fare un sacco di errori e delle scelte che bastava chiedere a un vicino di casa. Una per tutte: che gli albergatori hanno bisogno di liquidità lo sa chiunque incontri per strada. Invece il governo ha partorito un bonus che di fatto chiede liquidità agli albergatori, a cui spetta pagare lo sconto previsto per i cittadini che poi lo Stato compenserà al momento che l'albergatore pagherà le tasse. Una follia!».

Alla luce delle intercettazioni sulla sentenza Mediaset che hanno coinvolto Silvio Berlusconi, come si schiera Fratelli d'Italia?
«Vogliamo tutta la verità. Siamo convinti che sia stato un colpo di Stato non solo giudiziario ma anche economico, vedi spread e sorrisini tra la Merkel e Sarkozy alle spalle dell'Italia. Perché in quel momento, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi rappresentava l'Italia. Non ci dimentichiamo che proprio quello di Berlusconi è stato l'ultimo governo che ha corrisposto alla volontà degli elettori. Da allora sono nati solo governi di “palazzo”: Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, Conte 1 e Conte 2. Quindi è più che legittimo fare luce su oscure vicende che hanno stravolto la vita del Paese e degli stessi italiani».

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