Si avvicina l'invasione tricolore del centrodestra a Piazza del Popolo il 4 luglio
Cresce l'attesa, il grande giorno si avvicina: sabato prossimo, il 4 luglio, il popolo del centrodestra scende in piazza per chiedere lo sfratto del governo Conte, incapace di gestire l'emergenza post-Coronavirus. Stavolta tutti a Piazza del Popolo a Roma, sperando non si ripetano le polemiche del 2 giugno, quando la sinistra gridò allo scandalo per "assembramento vietato". Ma in realtà era un segnale di debolezza verso Meloni e Salvini, accusati di violare le regole.
!Come se l’entusiasmo della piazza e la voglia di partecipazione fossero una colpa dei capi politici di Fratelli d’Italia e della Lega - scrive il sito 7Colli di Francesco Storace - anche perché gli Italiani avevano ancora bene in mente i raduni del 25 aprile e del primo maggio. Gli assembramenti a San Lorenzo. Le manifestazioni dell’ANPI. Tutto fatto senza grande attenzione alle regole sulla limitazione e il contenimento del contagio. Volendo essere buoni, perché il giudizio potrebbe essere molto più severo. E ancora, il premier Conte che va a Genova per il ponte Morandi. Folla di curiosi e giornalisti, pochissime mascherine. Sarebbe facile continuare, ma non crediamo che serva. La sensazione è che per chi governa oggi questo virus sia molto pericoloso. Ma solo quando scendono in campo le opposizioni".
Sabato prossimo dovrebbero arrivare al massimo duemila persone. Una ogni sette metri quadrati, Assurdo, ma nel rispetto delle regole. "Ma sarà comunque un mare di tricolore. Al grido di lavoro, sicurezza e libertà".
In questo periodo assurdo "è difficile esprimere liberamente le proprie idee con queste regole. E rischiamo davvero una democrazia zoppa. Anche nelle prossime campagne elettorali regionali. Che si svolgeranno in estate, come non è mai accaduto. Con la gente in spiaggia e senza potersi avvicinare troppo. Almeno così sperano grillini e sinistra, ma è difficile contenere partecipazione e passione. Anche brandendo la clava del coronavirus. E certamente sarà così anche sabato mattina. Nel rispetto delle regole certo. Ma in un mare di bandiere italiane. Con le parole d’ordine già lanciate in un tweet da Giorgia Meloni. Libertà, sicurezza e lavoro. Perché gli Italiani sono stati prigionieri in casa per tre mesi. E la cassa integrazione ancora a molti non arriva. Per non parlare di tutti quelli che non ne hanno neppure diritto. Il popolo delle partite IVA, gli artigiani i commercianti e i liberi professionisti sono stati abbandonati. Mentre per il governo la priorità sembra essere la liberalizzazione della cannabis. E togliere i decreti più restrittivi contro l’immigrazione e la nuova tratta degli schiavi. Poi se tanta gente scende in piazza, è difficile lamentarsi. O storcere il naso".