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Alessandro Di Battista, così Di Maio e Grillo gli hanno fatto il pacco. Il retroscena che spiega tutto

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Perché Alessandro Di Battista dopo un anno sabbatico tra viaggi e reportage vuole la guida del Movimento 5 Stelle? Per il "pacco" subito da Beppe Grillo e Luigi Di Maio. A rivelarlo è un retroscena di Dagospia secondo cui alla vigilia del voto del 2018 Dibba e Giggino, con il benestare di Grillo, strinsero un "patto di ferro".  Di Maio propose, ricostruisce il sito, "in questa tornata sarò io il capo e il volto del Movimento. Tu stai fermo un giro, e alla prossima legislatura, in virtù del vincolo dei due mandati, l'attuale classe dirigente dovrà tornare a casa, e avrai campo libero per prendere il controllo e fare le liste come pare a te".

 

DI acqua ne è poi passata sotto i ponti romani. Con Di Maio al governo e Di Battista nelle sue divagazioni tra famiglia e i viaggi in Sudamerica e Iran. Ora che è tempo di esigere il vecchio credito, Dibba si trova con un establishment grillino che mette in dubbio la regola del secondo mandato. Il "Che Guevara di Roma Nord" ha iniziato così la sua campagna solitaria per il congresso da Lucia Annunziata a Mezz'ora in più, e stasera sarà ospite di Paolo Del Debbio a Dritto e rovescio su Rete4. Sul tavolo anche le epurazioni di ormai ex grillini a lui vicini come Gianluigi Paragone, l'asse con Davide Casaleggio, e il ritorno in campo di Beppe Grillo che per Dagospia è deciso al 70% delle probabilità. 

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