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Bersani resuscita la vecchia sinistra: "No al taglio delle tasse"

Il segretario del Pd Pierluigi Bersani

L'ex segretario del Pd se la prende con "Confindustria egoista"

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«Le tasse vanno pagate, le posizioni "confindustriali" sono quelle di togliere le tasse e basta, mentre bisogna investire nel lavoro, sulla casa, sulla green economy, non serve l’egoismo di chi dice "via le tasse"». Così Pier Luigi Bersani, a Stasera Italià, su Rete 4, spiegando che «dobbiamo pagare medici e infermieri». «Qualcuno tiene sempre il dito alzato, dicendo ’dateci i soldi e ci pensiamo noì», dice riferendosi a Confindustria: «Non si può dire ha fatto più danni il governo del virus, non si può dire e anche se hanno corretto, quello è il loro istinto».

Sulle tasse l'ex segretario del Pd, ora in Liberi e Uguali, dice: "Serve una grande riforma fiscale, non tirar via l’Irap, lo dico al governo, perché il nostro fisco è un colabrodo, tra scaglioni, iva, bonus, assegni, etc. Facciamo una riforma coraggiosa». «Io - aggiunge - qualche idea ce l’ho».

Poi un giudizio sul premier Giuseppe Conte: «Conte è un valore aggiunto di questa coalizione, l'Italia ha bisogno che Conte dia orizzonte a questa alleanza». «Questa fase nel M5S - spiega Bersani - porterà a un chiarimento tra la parte profetico-identitario e una più orientata nel campo progressista». «Conte raccoglie stima anche da chi vota centrodestra», assicura il deputato di Leu: «C’è gente a cui piace e gente che se lo fa piacere». «I Cinque Stelle devono capire se vogliono fare parte di questa unità, dentro il campo riformista - aggiunge - . E anche a destra dobbiamo rassegnarci a una destra populista, esposta a correnti reazionarie».

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