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Clamoroso: il vertice segreto Renzi-Di Maio per far fuori Conte

Carlantonio Solimene
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Il nemico del mio nemico è un mio amico. E' basandosi su un antico proverbio italiano che, all'inizio della scorsa settimana, Matteo Renzi e Luigi Di Maio hanno deciso per la prima volta di incontrarsi privatamente faccia a faccia. E a muoverli verso un passo un tempo impensabile è stato la comune avversità per le mire politiche del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

A dare conto del vertice è stato "Il Corriere della sera" in un retroscena firmato da Claudio Bozza. L'incontro si sarebbe tenuto all'alba negli uffici della Camera, per tenere lontani occhi indiscreti. Ma la notizia alla fine è trapelata, così come l'argomento di discussione. Ovvero l'ipotetico partito di Giuseppe Conte che, stando ai sondaggisti, potrebbe contare su un bacino elettorale tra il 12 e il 15%. Certo, una cosa sono i sondaggi, un'altra realtà. Lo sa bene un altro presidente del Consiglio che da uomo super partes volle scendere nel campo di battaglia: Mario Monti. Ma è chiaro che se Conte dovesse fare il grande passo, qualcosa inevitabilmente eroderebbe ai Cinquestelle. E rischierebbe di condannare definitivamente all'irrilevanza Italia viva.

Così Di Maio e Renzi, che una volta si davano vicendevolmente del "bibitaro" e dell' "amico delle banche", si sono interrogati su come riportare a più miti consigli il premier. E sul tavolo sarebbe balenata anche l'ipotesi di scacciarlo da Palazzo Chigi. Un esito imprevedibile, se si considera che fu proprio l'allora capo politico dei 5 stelle a imporre di confermare il presidente del Consiglio a un riluttante Partito Democratico al momento della formazione del Conte-bis. Ma da allora molte cose sono cambiate. Il rapporto tra Di Maio e Conte è via via peggiorato soprattutto a causa della sempre più marcata autonomia del premier rispetto a quel Movimento 5 stelle che lo ha di fatto lanciato nell'agone politico.

Così Di Maio e Renzi si sarebbero spinti fino a immaginare un eventuale nuovo governo a guida Pd. Il male minore per entrambi pur di sotterrare l' "avvocato del popolo". Non sarebbe un caso, riferisce sempre Bozza sul Corriere, che proprio ieri Maria Elena Boschi abbia pronunciato una frase sibillina e significativa: "Nessuno è inamovibile". E rispondeva proprio a una domanda su Conte...

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