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Nexi, lievita il costo del Pos. Maurizio Lupi svela la lettera e sbugiarda Conte

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"Perché in piena crisi Nexi aumenta la commissione Pos ai negozianti?" Il presidente di Noi con l'Italia Maurizio Lupi svela una lettera di Nexi ai commercianti in cui viene comunicato l’aumento del 30% della commissione sul Pos. Quella che il premier Giuseppe Conte e il governo avevano promesso di far azzerare.

"Io non sono un nemico delle banche e della finanza, non ho pregiudizi in merito, sono per me strumenti necessari e positivi per un'economia moderna. Ma devo purtroppo constatare che a volte nel mondo della finanza c'è chi fa il possibile per scatenare le critiche di chi opera nell'economia reale. E si tratta di critiche pienamente giustificate" dichiara Lupi.

"L'ultimo caso che ho segnalato al ministro dell'Economia con una interpellanza è quello del gruppo finanziario Nexi, che fornisce servizi e infrastrutture per il pagamento digitale per banche, aziende, istituzioni e pubblica amministrazione. Per semplificare, Nexi fornisce il Pos con cui molti esercenti accettano i nostri pagamenti con carta di credito, pagamenti sui quali pagano una commissione. Bene, Nexi, in piena crisi da Covid, ha unilateralmente modificato le condizioni che fa agli esercenti aumentando del 30% il costo della commissione. Il tutto in un momento in cui il limite dell'utilizzo del contante passa da 3000 a 2000 euro, riduzione che dovrebbe far aumentare l'uso del pagamento elettronico e a fronte della quale il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è impegnato dicendo andremo ad azzerare o ridurre sensibilmente le commissioni' . Credo che, dopo aver previsto un credito di imposta del 30% agli esercenti proprio per le commissione pagate per l'utilizzo del Pos, il governo dovrebbe intervenire per contrastare questi aumenti ingiustificati che rendono inutile la sua iniziativa". 

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