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Scuola, è scontro totale: il voto slitta a domani

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«Il decreto la approviamo di sicuro. Non so quando ma lo approviamo». La maratona per il via libera definitivo al decreto Scuola va avanti alla Camera e il deputato Pd Stefano Ceccanti esprime con queste parole la certezza che sorregge la maggioranza, alle prese con il tenace ostruzionismo di Lega e Fdi.

Sono ancora 80 (rispetto ai 172 di questa mattina) gli iscritti a parlare per dichiarazioni di voto. Di conseguenza il presidente di turno Ettore Rosato ha comunicato che il voto finale si terrà domani dopo le ore 11,30.

Alla Camera, dove siede anche la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, giunta in aula poco dopo mezzogiorno tempestata dalle critiche dell’opposizione per la sua assenza, la battaglia è andata avanti tutto il giorno e proseguirà anche questa notte. Praticamente tutti i deputati di Lega e di Fdi si sono iscritti a parlare. Complessivamente 172 erano i nomi presenti nell’elenco degli interventi, con 10 minuti a disposizione. Fatto un calcolo aritmetico, per farli parlare tutti, erano necessarie 28,6 ore. Quindi più di un giorno.

 

Il conteggio delle ore deve tuttavia tenere conto delle norme sanitarie che prevedono, ogni tre ore di seduta, uno stop di altrettante ore per le operazioni i sanificazione dell’aula. Da qui una qualche preoccupazione nelle file della maggioranza è affiorata, tanto è vero che il capo politico del M5s Vito Crimi nel tardo pomeriggio ha lanciato l’allarme definendo «irresponsabile», l’atteggiamento di Lega e Fdi che «alla Camera cercano di far saltare la conversione in legge del decreto Scuola». L’aula andrà avanti fino alle 20,30. Seguirà interruzione di tre ore per la sanificazione, la ripresa dei lavori è attesa quindi 23,30.

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