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Elezioni a settembre. Matteo Salvini si lascia andare con la Palombelli

Matteo Salvini

Giada Oricchio
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Il leader della Lega, Matteo Salvini, intervistato da Barbara Palombelli a "Stasera Italia", il talk di Rete4, punta dritto sulle elezioni in autunno e replica a Palamara: "Non l'ho mai chiamato e non lo farò. Mi preoccupano quelle nomine". Poi parla delle vacanze: "Non andrò al Papeete. All'estero non ci vogliono? E chissenefrega".

Barbara Palombelli, nell'ultima puntata di "Stasera Italia", ha ospitato Matteo Salvini che insiste per andare a nuove elezioni: "Il governo è diviso su tutto. Un motivo per cui me ne andai è che Conte, Di Maio e il Ministro dell'Economia dissero di scordarmi la flat tax e il taglio delle tasse. L'alternativa a Conte c'è e sono le elezioni. A settembre sono fissate 7 elezioni regionali e ci sarà il referendum per il taglio ai parlamentari. Sessanta milioni di italiani sono chiamati a votare quindi non capisco perché non potrebbero scegliersi anche il Parlamento. Se il governo è incagliato credo possano votare anche per scegliere un Parlamento più efficiente. Voto digitale? No, no, con tutta la fiducia di questo mondo si dovrà usare il metodo tradizionale. La vita a distanza vale per un po', ma poi basta, non vedo l'ora di stringere di nuovo la mano a un amico".

 

 

 

La Palombelli stuzzica Salvini sulle vacanze: "Andrà al Papeete?" e l'ex Ministro svicola: "Non ho progettato le vacanze, starò sicuramente in Italia. In Grecia e in Spagna non ci vogliono? E chissenefrega! Loro faranno a meno di noi e noi faremo a meno di loro. Aggiungo che il bonus vacanze così come è formulato non serve. Gli albergatori che non hanno incassato per mesi devono anticipare l'80% per far fare le vacanze. È una follia. Anche il bonus monopattino: ho scoperto che vale solo per i comuni al di sopra dei 50.000 abitanti. Perché chi vive nel paesino non ha diritto agli aiuti? Va bene bicicletta e monopattino, ma dobbiamo aiutare chi ha le macchine euro tre, quattro e cinque, facciamo ripartire il settore auto". Sul caso Palamara e le intercettazioni in cui il giudice dice che Salvini "è una mer*a e va fermato" (frase per cui il magistrato si è scusato: "espressione impropria"), il leader della Lega ha attaccato: "Non ci ho parlato, non l'ho fatto in passato e non lo farò in futuro. Ho letto che si è scusato, ma il problema non sono io, andrò a processo perché ho bloccato degli sbarchi, beh oggi altre centinaia di sbarchi. Io sono sereno, sarà riconosciuto che ho svolto il mio dovere da buon Ministro e buon italiano. Mi preoccupa che nei tribunali di mezza Italia ci siano le nomine non per merito ma per simpatia politica o logica di corrente".

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