Caro Mattarella: il Quirinale paga un milione in meno di tasse e aumenta i costi
C'è una buona notizia arrivata sul Colle, e a portarla è Roberto Gualtieri: in questo 2020 il fisco sarà un po' più dolce per Sergio Mattarella e le sue truppe. Quasi un milioncino di euro di imposte in meno nel bilancio di previsione 2020 del Quirinale rispetto all'analogo documento del 2019. Per l'esattezza lo sconto fiscale è di 994.900 euro, in gran parte dovuto alla riduzione dell'Irap, che scende da 8.883.000 euro dell'anno precedente ai 7.870.000 euro previsti quest'anno. Siccome la relazione illustrativa al bilancio non ne fa cenno, non possiamo sapere se anche il Quirinale è stato ricompreso nella moratoria Irap dei decreti Covid 19. L'Irap in ogni caso è una tassa che si applica sul personale in servizio, che un pizzico è diminuito nell'ultimo anno, passando da 745 a 731 (-14 unità), ma i suoi costi sono in realtà aumentati di 755 mila euro rispetto all'anno precedente (e quindi l'Irap avrebbe dovuto crescere). Sono aumentate di 528 mila euro le retribuzioni al personale di ruolo, di 138 mila euro quelle al personale non di ruolo, di 15 mila euro pure i gettoni per collegi e commissioni del Quirinale (in tutto 76 mila euro).
In compenso scende di 77 mila euro la spesa per consiglieri e consulenti del Presidente della Repubblica (che comunque ammonta a 1.490.000 euro). Diminuiscono invece di 926 mila euro le spese per i trattamenti pensionistici del personale della presidenza della Repubblica, che però secondo la nota che accompagna il bilancio 2020 “presenta una dinamica in crescita nel prossimo triennio, a causa del maturare dei requisiti pensionistici da parte di numerosi classi di età, con un iniziale decremento dello 0,95% nel 2020, per poi aumentare del 2,92% nel 2021 e del 4,52% nel 2022”. Il personale è anzianotto, ma comunque nel 2020 andrà a godersi il meritato riposo al compimento del 66° anno di età e dal 2021 secondo le regole della legge Fornero appena compiuti i 67 anni. La cosa non dispiace al presidente della Repubblica, che infatti annuncia un piano di ringiovanimento del personale: “Nel corso del 2020 si procederà a un limitato turnover del personale cessato anche a causa dell'età media del personale in servizio che ammonta a 52 anni”.
Complessivamente il Quirinale costa direttamente agli italiani 241.437.332 euro, somma di tutto rispetto, ben più alta della dotazione assegnata annualmente dalla legge di bilancio: 224 milioni di euro. La spesa totale effettiva è ben più alta: 356,2 milioni di euro, ma la differenza è dovuta a 84,4 milioni di euro di partite di giro: quasi tutte ritenute e trattenute fiscali operate per conto terzi che entrano ed escono in uguale misura dal bilancio della prima amministrazione della Repubblica italiana. Mattarella quest'anno deve fare il conto con il caro bollette, perché gli aumenta di 43.200 euro quella della luce, di 26.300 euro quella dell'acqua, di 5.442 euro quella del telefono e di 3 mila euro quella per canoni e abbonamenti televisivi. In compenso scende di 15 mila euro quella per gas e combustibili.
Aumenta di 25 mila euro il costo della biancheria e vestiario di lavoro, in compenso diminuisce di 8 mila euro quello per cancelleria e stampati. Invariata la spesa per carburanti, aumenta sensibilmente quella per materiale sanitario che passa da 15 a 25 mila euro, ma certo di questi tempi è più che comprensibile. Anche se il bilancio di previsione pubblicato a metà maggio è stato in realtà preparato prima di potere fare due conti sulle conseguenze anche finanziarie dell'emergenza coronavirus. L'emergenza però dovrebbe incidere soprattutto sul versante delle non consistenti entrate proprie della presidenza della Repubblica, ad esempio sui 180 mila euro previsti come incassi dai biglietti per ingresso a mostre ed esposizioni a pagamento.
Mattarella ci spera ancora, e infatti i suoi scrivono: “Nonostante l'emergenza sanitaria per il 2020 si prevede di dare adeguata continuità” alle iniziative di “valorizzazione delle collezioni artistiche” del Quirinale. Il conto economico invece prevedeva già un crollo dei “proventi forestali e faunistici della Tenuta di Castelporziano”, che in un anno scendono da 248 mila a 40 mila euro. Le nuove regole sul distanziamento sociale faranno in compenso tirare un bel sospiro di sollievo a Mattarella e soprattutto alla sua mano. Secondo i dati forniti dal Quirinale infatti il capo dello Stato ha ricevuto in visita ufficiale nel 2019 fra altri presidenti della Repubblica, capi del governo, ministri, autorità nazionali e internazionali, delegazioni per visite di Stato e partecipanti a cerimonie ed eventi ufficiale, 11 mila ospiti, con in media 30 strette di mano al giorno. Con il lockdown e le nuove regole Mattarella farà a meno di 8.730 strette di mano. Ed è davvero un gran risparmio...