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Di Battista lanciato contro la Raggi. M5s alle grandi manovre per Roma

Tra i grillini si pensa a liquidare Virginia. Ed è scontro sulle deroghe al secondo mandato

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Altro che deroghe al secondo mandato, nel Movimento 5 Stelle si pensa di liquidare Virginia Raggi e lanciare al suo posto per la carica di sindaco di Roma Alessandro Di Battista. Il mandato scade il prossimo anno e tra i grillini c'è un gran fermento. Carlo Sibilia, sottosegretario agli Interni e deputato M5S, esce allo scoperto e propone a Dibba di farsi avanti e proporsi per il Campidoglio. A Un giorno da pecora su Rai Radio1 gli hanno chiesto se vedeva bene Di Battista come capo politico del M5s.  La risposta spiazza tutti: "Non so quale sarà la scelta di Virginia Raggi, ma Alessandro potrebbe magari pensare alla sua città e proporsi a sindaco di Roma, io ce lo vedrei benissimo, per amore della sua città potrebbe fare bene". Leggi anche: A Ostia è rivolta contro la Raggi: non scendi dalla macchina [VIDEO] Il ballon d'essai si alza nel cielo grillino mentre è aperto il confronto, anche aspro, sulle deroghe al secondo mandato ad personam, ovvero per le ricandidature di Virginia Raggi a Roma e Chiara Appendino a Torino. La regola di non ricandidabilità dopo il secondo mandato nel M5S "c’è e rimane. Noi abbiamo già aperto in questo senso, rappresentando che il mandato di consigliere comunale è un talmente di servizio, che comporta un tale sacrificio, che non ha né entrate economiche né interessi di nessun tipo da poter gestire, tale da non conteggiarlo come mandato di professionismo della politica", ha detto il capo politico del M5S e viceministro dell’Interno Vito Crimi a Sky TG24. "Questo è già un fatto per noi: chi fa il mandato da consigliere comunale può benissimo svolgere due mandati da parlamentare o da consigliere regionale. Il mio messaggio era rivolto alla possibilità che questa stessa regola venga applicata in maniera equa anche al mandato dei sindaci, considerandolo alla stregua di mandati regionali o parlamentari. Come in tutte le cose che riguardano il M5S - ha proseguito Crimi -, questa è una riflessione che si fa, che prevede un dibattito e ovviamente poi lasciamo sempre la parola ai nostri iscritti. Nessuno pensi che qualcuno voglia forzare. Noi abbiamo questo brutto vizio: quando c’è da fare una scelta i nostri iscritti li facciamo votare. È un vizio che gli altri partiti non hanno. Noi abbiamo sempre questa linea e ci ha sempre aiutato, perché ci ha dato sempre la linea e la scelta migliore nel momento giusto". Ma il voto su Rousseau questa volta potrebbe non essere una formalità. La consigliera regionale del Lazio Roberta Lombardi già scaldato i motori: "Da portavoce al secondo mandato e da membro del comitato di garanzia, dico basta deroghe. Consigliere mandato zero, sindaco mandato doppio o titoli fantasiosi sanno un po' di presa in giro". 

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