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Cipriani e il siluro a Conte: lavoratori in tutto il mondo, solo in Italia non si vede un euro

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Giuseppe Cipriani, nipote del fondatore dell'Harry's Bar e terza generazione della dinastia di imprenditori, ha spiegato come funziona la Fase2 dell'emergenza coronavirus nel mondo. In Italia le sue imprese non hanno avuto finora neanche un euro della cassa integrazione promessa dal governo mentre "negli Stati Uniti tutti hanno già ricevuto i sussidi del governo. Anche in Gran Bretagna il meccanismo funziona. Noi abbiamo anticipato il reddito di sostegno e il governo ci ha puntualmente rimborsato. In Spagna ci hanno addirittura approvato un altro progetto a Ibiza...", ha detto Cipriani al Corriere della sera. In Italia "niente. Zero. Gli assegni della cassa integrazione non sono arrivati. Tutto il mondo va bene, in Italia buio pesto". Per approfondire leggi anche: Cene, vacanze e negozi: ecco le linee guida L'imprenditore, 55 anni, figlio di Arrigo che gestisce tra l'altro lo storico locale di Venezia, asfalta il governo di Giuseppe Conte: "Abbiamo una classe di incompetenti, gente che fa molte promesse, ma non ne mantiene neanche una. Basta vedere come stanno reagendo gli altri. Gli Usa, per esempio, non bene, ma benissimo". E la ripartenza? "Sono convinto che tutto tornerà come prima (...). Domenica scorsa abbiamo riaperto a Hong Kong: distanza tra i tavolini di un metro e mezzo. Non i quattro metri imposti in Italia", ha detto al Corriere. Cipriani ha raccontato anche il suo contagio e di come è uscito dall'incubo coronavirus. "Sono stato fermo per 35 giorni. Ho avuto la febbre a 40". "Sono stato a letto per una quindicina di giorni", ha raccontato spiegando di aver assunto anche idrossiclorochina.   

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