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Salvini in Israele: "Hezbollah terroristi". E il ministero della Difesa lo attacca

Matteo Salvini

Imbarazzo dai militari impegnati nella missione Unifil in Libano

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"Ai confini con il Libano, i terroristi islamici di Hezbollah scavano tunnel e armano missili per attaccare il baluardo della democrazia in questa regione". Le dichiarazioni in Israele le del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, sollevano un polverone di stupore e imbarazzo, in primo luogo per i militari italiani impegnati nella nostra prima missione di pace all'estero, l'Unifil. A confermare la preoccupazione sono fonti provenienti dalla Difesa: della missione il comando "è per la quarta volta sotto la guida italiana", ricordano, spiegando che il ruolo dell'Italia "super partes, vicini a Israele e al popolo libanese" è stato "sempre riconosciuto" sul territorio. Ma il vicepremier si dice orgoglioso del sacrificio dei militari italiani, eppure, ribadisce, "a casa mia i terroristi si chiamano terroristi": "Non capisco lo stupore per la definizione di Hezbollah come terroristi islamici: Se si scavano tunnel sotterranei a decine di metri che sconfinano nel territorio israeliano, non penso si faccia per andare a fare la spesa". Anche il vicepremier pentastellato, Luigi Di Maio, si schiera al fianco del ministero guidato dalla collega di Movimento, Elisabetta Trenta: "La missione Unifil è una delle missioni di pace più importanti nel mondo, abbiamo sempre citato quella missione di pace come vero modello super partes", afferma, mandando un abbraccio "ai militari che sono lì" e un incoraggiamento: "Tenete duro e andate avanti".

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