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Fabio Postiglione morto in un incidente stradale. Addio al giornalista

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Lutto nel mondo del giornalismo. La corsa in moto di Fabio Postiglione, che rientrava a casa dopo una giornata al Corriere della Sera, è finita contro il guard-rail della Tangenziale Est di Milano. È morto così il professionista 44enne del quotidiano milanese. Nato a Napoli, laurea in giurisprudenza, ma con l’anima da cronista, Postiglione aveva mosso i primi passi al quotidiano «Il Roma», dove si è fatto le ossa tra notizie di cronaca nera e giudiziaria.  

 

 

Nel 2015 Postiglione era finito nel mirino dei boss. Minacce pesanti, intimidazioni che non hanno lasciato spazio all’immaginazione: l’auto e il motorino danneggiati, una folle corsa contromano per inseguirlo fino sotto casa. Un giornalista scomodo, ha detto qualcuno nelle intercettazioni. Perché lui - assicurano i colleghi - non si è tirato mai indietro. Ha raccontato tutto, senza paura, tanto da essere costretto a iniziare a vivere sotto scorta.

 

 

 

Una vita blindata, quella del giornalista del Corriere della Sera, che però non lo ha fermato mai. Nel 2016, poi, la direzione dell’edizione lucana del Corriere del Mezzogiorno. Quindi il grande salto: Milano, il Corriere della Sera, dove dal 2020 aveva trovato casa. Fino all’ultima corsa di notte in moto verso Cernusco sul Naviglio, dove abitava con sua moglie. 

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