Il mondo al contrario di Elly Schlein: ora a fare politica su Ramy è la destra...
Quello di Elly Schlein, parafrasando il libro-slogan di Roberto Vannacci, è proprio il mondo al contrario. Nel day after delle violenze rosse sulla scia della morte di Ramy Elgaml in varia città da Roma a Bologna dove è scattato anche un assalto alla Sinagoga, la segretaria del Pd arriva ad affermare che è la destra che non deve strumentalizzare la vicenda. Dimenticando le polemiche sul video dell'inseguimento, gli attacchi alle forze dell'ordine e le violenze rosse in piazza. "Pieno supporto al sindaco di Bologna e ai cittadini bolognesi per la devastazione e le violenze della scorsa notte che hanno colpito anche alcuni esponenti delle forze dell’ordine, oltreché la Sinagoga e vari esercizi commerciali", si legge in una nota della segretaria Pd, La quale esprime "tutta la solidarietà del Partito Democratico che condanna sempre ogni atto violento". Il sindaco di Bologna Matteo Lepore "ha ragione a chiedere unità delle istituzioni, affinché siano individuati i responsabili di questi atti inaccettabili, e a sottolineare che non esistono cause giuste per devastare Bologna, né qualsiasi altra città. Importanti - prosegue - le parole dei genitori di Ramy Elgaml che chiedono che la giusta richiesta di piena verità e giustizia per il figlio non sia strumentalizzata per commettere atti violenti". "E la destra che governa - incalza Schlein - la smetta di fare politica su queste violenze e sostenga invece i sindaci nel contrastarle, gli stessi sindaci cui chiedono di garantire sicurezza proprio mentre tagliano miliardi di euro agli enti locali".
Meloni condanna le violenze: “Ignobile episodio di vendetta dei soliti facinorosi”
Surreale, mentre da settimane esponenti della sinistra leggono le violenze dei giovani stranieri come una reazione comprensibile e attaccano le forze dell'ordine. La famiglia di Ramy Elgaml, citata dalla stessa Schlein, ha detto: "Desideriamo esprimere con chiarezza e fermezza la nostra posizione riguardo agli avvenimenti che hanno seguito la tragica morte del nostro caro Ramy. La perdita di Ramy è per noi un dolore immenso e insopportabile. Il nostro unico desiderio è che la giustizia segua il suo corso senza strumentalizzazioni. Siamo profondamente turbati nell’apprendere che il nome di Ramy venga utilizzato come pretesto per atti di violenza". E ancora: "Condanniamo fermamente ogni forma di violenza e vandalismo che si è verificata nelle manifestazioni delle scorse ore - aggiunge - Crediamo che il ricordo di Ramy debba essere un simbolo di unità, non di divisione o distruzione. Il nostro appello è rivolto a tutti coloro che scelgono di onorare la sua memoria: fatelo in modo pacifico e costruttivo, attraverso il dialogo e il rispetto reciproco".
Assalto alla Sinagoga di Bologna: l'ultima vergogna degli squadristi rossi per Ramy
In questo appello spicca un passaggio: "Inoltre, ci dissociamo da qualsiasi utilizzo politico del nome di nostro figlio. Ramy era un ragazzo pieno di vita, amato dalla sua famiglia e dai suoi amici, e non vogliamo che la sua figura venga strumentalizzata per fini che non hanno nulla a che fare con la nostra richiesta di verità e giustizia per cui abbiamo riposto massima fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine - conclude la nota - Chiediamo a tutti di rispettare il nostro dolore e di unirsi a noi nella ricerca di un percorso che porti a una vera giustizia, senza odio, senza violenza e senza divisioni".
La premier Giorgia Meloni questa mattina ha difeso le forze dell'ordine impegnate a contrastare le violenze, come a San Lorenzo: "Tra bombe carta, fumogeni e aggressioni, ieri sera a Roma abbiamo assistito all'ennesimo, ignobile episodio di disordine e caos ad opera dei soliti facinorosi scesi in piazza non per manifestare per una causa, bensì per puro spirito vendicativo - sono state le parole della premier -. Non si può utilizzare una tragedia per legittimare la violenza. Alle Forze dell'Ordine va la nostra solidarietà, insieme agli auguri di pronta guarigione agli agenti feriti. Siamo dalla vostra parte".