Roma, le Stereotipe e il Giubileo: "Città piena de cantieri". Poi spunta Gualtieri
Le Stereotipe colpiscono ancora. "Davvero pensavate che non avremmo dedicato al Giubileo nemmeno una canzone?", chiedono sui social le due amiche romane che con i loro video fanno impazzire il web. In effetti sembrava strano che la loro ironia pungente non avesse ancora messo nel mirino la lunga preparazione della Capitale all'Anno Santo. Pazienza, cantieri, traffico: nel nuovo filmato-parodia di Caterina e Ilaria (diventate famose su Instagram e Tik Tok con "La tipica pariola romana") non manca proprio niente. Nemmeno il sindaco Roberto Gualtieri che, dopo aver ascoltato l'elenco delle difficoltà che i cittadini hanno dovuto affrontare in questi mesi per attraversare la città, si prende la scena (con tanto di chitarra) e chiede ironicamente di cambiare la prima parte del pezzo.
"Volevo sape' che ne pensi de 'sto Giubileo...Così, pe capicce qualcosa", chiede la prima alla seconda. Poi partono le prime note e la base musicale è quella di "Tanto pe' canta'" di Nino Manfredi. "Ma guarda, niente de straordinario...È roba della città nostra", risponde la seconda. E in un dialogo "senza filtri" (ma con il sindaco, ancora nascosto, a pochi passi da loro), le due amiche si scambiano confidenze e pareri sulla Capitale e la sfida del Giubileo. "L'importante è la pazienza...A Roma, quando c'hai la pazienza, c'hai tutto. Mo te racconto un po' la trama de questo Giubileo a Roma", annuncia la prima. "C'è fila per l'indulgenza, non esco più per l'affluenza", dice la seconda. E ancora: "La strada è tutta asfaltata, ma de lavori è circondata".
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Il primo cittadino appare sul più bello e cioè poco dopo il ritornello. "Anche al posto di stupire, io proprio ve lo devo dire. Me ne vojo annà da 'sta città che è piena de cantieri", dice una delle due. L'altra, pronta, ribatte: "Non esagerà, de cose belle ne sta a fa' Gualtieri. Vie pedonali, trasporti e tranvie sfateranno le tue dicerie". A quel punto, il sindaco imbraccia la chitarra e le accompagna: "A Caterì, ma che sta' a di'. Chitarra". Quindi il commento finale del primo cittadino: "La prima parte poi un po' la rivediamo", scherza.