Ilaria Salis, bufera per il video social. Vannacci: "Sinistra livorosa e violenta"
Nessuna tregua di Natale tra i due eurodeputati Ilaria Salis e Roberto Vannacci. L'ex detenuta in Ungheria eletta nelle liste di Alleanza Verdi-Sinistra ha postato un video sui social dopo una visita in carcere: "L’anno scorso ho passato il Natale in carcere e so che per molti il periodo delle feste è ancora più duro del solito dentro questi luoghi. Il 2024 è stato un anno terribile per le carceri italiane: il numero dei suicidi ha raggiunto le cifre più elevate da quando vengono conteggiate e i detenuti sono costretti a vivere in condizioni degradanti, indegne di un Paese civile", afferma in un video pubblicato sui social.
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"La mattina di Natale", prosegue l’europarlamentare di The Left-Avs, "ho fatto una visita a sorpresa nella casa circondariale di Monza e ho visitato le sezioni di isolamento di articolo 32 e la seconda sezione comuni. In quest’ultima il sovraffollamento è estremamente visibile tanto che i detenuti che vivono in tre all’interno di celle che sono inizialmente progettate per una persona, di fatto, durante la giornata devono piegare una branda e metterla nel corridoio per avere sufficiente spazio per muoversi. Oggi, come sempre, ci tengo a esprimere tutta la mia vicinanza ai detenuti, alle detenute e ai loro cari. Forza, resistete, ricordatevi che non siete soli", conclude Salis.
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Non è la prima volta che Salis si reca in visita nei penitenziari italiani. E anche in questa occasione non mancano le polemiche. "La mia totale solidarietà va alle vittime della criminalità!", scrive su Facebook l’europarlamentare della Lega, Roberto Vannacci, commentando la visita al carcere di Monza fatta a Natale dalla "collega". "’Le feste sono il periodo più duro per i detenuti', dice la Salis. Mai una parola, da parte di questa sinistra livorosa, sediziosa e violenta, per le vittime della delinquenza - attacca il generale -. Cioè per le persone che quei detenuti hanno derubato, rapinato, ferito, violentato, ucciso... La mia solidarietà va a loro, non ai detenuti che stanno scontando la giusta pena per le loro malefatte. Chissà perché in altri contesti urlano che non si può confondere aggressore con aggredito e che contro l’aggressore bisogna continuare una guerra ad oltranza ma quando si tratta di fare cassetto elettorale hanno memoria corta", scrive sui social Vannacci.