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Vannacci travolge Calenda: "Gente come lui...", battaglia campale da Floris

Gabriele Imperiale
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“Ha un tratto di Codardia”, “Io ho combattuto per i valori democratici e liberali e al mio fianco gente come Calenda non ce l'ho mai vista”: lo scontro a distanza tra Roberto Vannacci e Carlo Calenda è durissimo.  Ospiti entrambi di Di Martedì su La 7, l’europarlamentare della Lega e il senatore di Azione se ne dicono di ogni e si attaccano su tutti i fronti. Guidati da Giovanni Floris su più temi, nonostante i toni non si alzino mai, si lanciano a vicenda accuse e improperi da far tremare i polsi.

L’argomento su cui il confronto è arrivato ai massimi livelli di guardia lo lancia il conduttore, analizzando i collaboratori scelti da Vannacci per la sua squadra all’Europarlamento. “Concludiamo la vicenda del supposto fascismo – spiega Floris seguendo l’accusa lanciata al generale da Calenda – Le imputano anche la scelta dei collaboratori, fondamentalmente militari e con un passato nell'estrema destra”. Vannacci non si scompone: “I miei collaboratori sono persone fidate, del loro passato non me ne interessa nulla – sottolinea – Noi portiamo avanti dei principi che tutto hanno tranne che del totalitario. Se poi uno da ragazzino giocava con i soldatini, a me non interessa assolutamente nulla”. Il generale poi si rivolge direttamente a Calenda con un attacco durissimo: “Io per i valori democratici e liberali ho combattuto rischiando la vita in tutti i campi di battaglia di questa terra e al mio fianco gente come Calenda non ce l'ho mai vista”. 

 

Calenda, irritato, si difende: “In tutto questo io non ho sentito da lei una singola proposta concreta, magari la faccia stasera, che dall'Europa possa portare un qualsiasi beneficio all'Italia. L'unica cosa che ho sentito è lei con le canne, lei che se slaccia i pantaloni, lei che dice che gli piacciono i trans, le altre cose non le ho sentite – spiega piccato – lei sa che cos'è? È un influencer”.

 

La risposta di Vannacci è altrettanto dura: “Il dottor Calenda si comporta come il professorino che cerca di interrogarmi e darmi il voto. A lui invece il voto lo hanno già dato gli elettori – Vannacci è in modalità tritatutto e risponde punto su punto – Con tutti i patrioti quando ci siamo riuniti a Budapest pochi giorni fa abbiamo firmato un protocollo per l'immigrazione, nella quale sosteniamo che l'immigrazione clandestina e irregolare vada fermata, stabilendo anche degli hotspot al di fuori dell'Unione Europea e che gli immigrati irregolari debbano essere rimpatriati. Guarda caso è lo stesso atteggiamento che fra poco applicherà anche la stessa amministrazione Trump”. Floris suona il gong: Vannacci e Calenda possono prendersi una pausa.

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