DiMartedì, duello tv tra Roberto Salis e Senaldi: scatta la sfida delle querele
Roberto Salis annuncia la querela contro Pietro Senaldi. Lo ha fatto in diretta durante Di Martedì, il talk show di Giovanni Floris su La 7, pochi secondi dopo aver fatto il suo ingresso in studio. “Ha sentito cosa diceva Pietro Senaldi?” domanda Floris al padre dell’insegnante trentanovenne detenuta da più di un anno a Budapest. La risposta sorprende il condirettore di Libero: “Si, volevo chiederle se mi può mandare la clip che così domani provvediamo a querelarlo”. Tra gli ospiti in studio anche la divulgatrice Flavia Carlini che applaude sonoramente: “Mi piace l’applauso, complimenti” le dice sarcasticamente Senaldi.
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Floris però tenta di mettere ordine: “Allora: spiega Salis e poi risponde Senaldi”. Salis, che ha assistito alla discussione precedente nello studio, motiva la querela: “Perché io vorrei sapere che cosa ci guadagnano quelle persone lì – dice rivolto al condirettore di Libero – a diffamare mia figlia?”. Senaldi si difende: “Ma io non ho diffamato nessuno”. Carlini da una sua spiegazione: “Voti”. Il giornalista però precisa subito: “No, io non mi candido e non ho diffamato nessuno”. Salis però lo incalza: “Ma cosa ci guadagna? Concretamente cosa ci guadagna?”. A quel punto interviene di nuovo Floris chiedendo agli ospiti di far rispondere Senaldi: “Io non è che guadagno nulla, io sono convinto”. Il padre dell’insegnante di Monza però è implacabile: “Quindi lo fa gratuitamente cioè lei..”. Floris è costretto agli straordinari: “Salis, mi perdoni. Lasci replicare Senaldi”. Il giornalista, ripresa la parola, domanda sarcastico: “Chi mi paga secondo lei? Il governo ungherese?”. Il botta e risposta tra i due è ormai al punto di non ritorno: “Non lo so. Ma se lo fa gratuitamente, mi si deve domandare se lei eticamente è una persona che ha senso nell'umanità”.
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A quel punto Senaldi è sulla difensiva e non lascia spazio a repliche: “Bene. Quindi se non ti dispiace la clip (per la querela, ndr) anche per me” dice rivolto a Floris che commenta con un sorriso: “Faccio doppia copia”. Senaldi riprende la parola: “Io comprendo che lui sia in difficoltà per sua figlia, questo però non significa che il governo italiano abbia delle responsabilità su quello che è successo a sua figlia”. Salis però contrattacca: “Lei sta divagando. Lei sta divagando. Lei ha detto che mia figlia ha spaccato la testa a qualcuno”. I due ormai non si ascoltano più: “Sua figlia è accusata di un reato grave in Ungheria” dice Senaldi. “È diffamazione Senaldi, se ne convinca” ribatte Salis. “Ma quale diffamazione?” chiede stupito il giornalista. “Lei ha detto una roba che è sbagliata e che non è vera, diffamando una persona” chiosa Salis. Floris richiama all’ordine. “Ora ha detto che è accusata. Diciamo in qualche modo si è rimangiato…”. Senaldi corregge il conduttore: “Io ho sempre detto ‘accusata’”. Floris allora chiude la tenzone: “Ora non ho il Var, non ho il rewind. Fermiamoci”. Parola adesso agli avvocati.