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Briatore si confessa: “Tumore? Ho avuto paura”. E svela l'angoscia più grande

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Flavio Briatore sta bene, ma lo spavento per l’operazione al cuore per rimuovere un tumore benigno è stato grosso. L’imprenditore, 73 anni, è finito sotto ai ferri il 19 marzo all’ospedale San Raffaele di Milano ed ora si racconta al Corriere della Sera: “Ho avuto paura, è la verità, ho preso uno spavento. Ero andato al San Raffaele per un check up concordato da tempo, ero felice e tranquillo, senza immaginarmi nulla. Il pensiero che mi ha angosciato di più? Lasciare mio figlio, ha solo 14 anni, è ancora piccolo. Il 14 marzo mi hanno detto che c’era il tumore. Dovevo prendere dei beveroni per la colonscopia e la gastroscopia, ma il professor Zangrillo è venuto e ha interrotto tutto ‘Dobbiamo addormentarti per una verifica, dalla Tac abbiamo visto una cosa che non ci piace nel cuore’. Quando mi sono svegliato, l’analisi era chiara, tumore benigno, da operare subito”.

 

 

“Il 18 - racconta ancora Briatore - era il compleanno di Nathan Falco. L’ho festeggiato con la madre, il mattino dopo sono tornato al San Raffaele, alle 14 mi hanno operato. Mio figlio si è spaventato, perché la sera dell’intervento ero completamente fuori uso, in rianimazione, e lui continuava a chiedere alla madre di potermi parlare prima di andare a letto. Il giorno dopo gli ho mandato un messaggino e lui si è rasserenato”.

 

 

Briatore non nasconde di aver pensato anche al peggio: “In questi casi sei un po’ fatalista. La sanità italiana ha centri di eccellenza a livello internazionale, con i migliori chirurghi al mondo. Quando hai la vita in mano a gente così preparata quello che succede è un po’ il tuo destino. In un’operazione a cuore aperto non puoi farci nulla, devi essere ottimista per forza, è la testa che ti aiuta a guarire”. Infine c’è spazio per parole al miele per l’ex moglie Elisabetta Gregoraci: “È stata molto carina, come Daniela Santanché, che è venuta a trovarmi diverse volte, e altri amici. Elisabetta farà sempre parte della mia famiglia, mi ha dato la cosa più importante che ho, mio figlio. Già solo questo merita tutto il mio rispetto”.

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