Russia, Tocci e il vero rischio per Putin: “Da dove arriverà l'implosione del regime”
Quali saranno le conseguenze per la Russia e per Vladimir Putin dopo l’attentato di Mosca? Ad analizzare la situazione ci ha pensato Nathalie Tocci, direttrice dell’Istituto affari internazionali, intervistata da il Messaggero: “Il fatto che l’attentato sia andato in porto, è sintomo della fragilità del sistema di sicurezza e della vulnerabilità dell’Fsb, l’ex Kgb. Del resto tutta l’attenzione della Russia, negli ultimi due anni, si è concentrata sull’Ucraina, è probabile che vi sia stato un abbassamento della guardia rispetto al terrorismo islamista. Ma se quest’azione dell’Isis-K racconta la debolezza dei servizi segreti russi, può invece rafforzare il regime, con misure quali la pena di morte e la legge marziale. Attentati di questa portata hanno prodotto una stretta repressiva nelle democrazie, figuriamoci in una dittatura”.
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Tocci, che non crede alla tesi complottistica di una regia del Cremlino dietro quanto successo negli scorsi giorni alla Crocus City Hall, ma secondo lei Putin non può comunque dormire sonni tranquilli: “La Russia è attraversata da divisioni etno-politico-religiose importanti. Ma Putin ha già escogitato la risposta efficace, il modello funzionale alle sue mire, ventiquattro anni fa con la Cecenia, dove a comandare è Kadyrov, suo alleato. Né ci sono indicazioni che il regime russo stia per implodere sotto la pressione di queste spinte o dell’attrito tra le faglie interne. L’implosione, se vi sarà, partirà dall’alto. Il terrorismo - chiosa l’analista - non richiama le masse”.
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