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Coffee break, Marco Rizzo all'assalto dell'Ue: "Brava solo a fo***re i soldi"

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A giugno ci sono le elezioni europee e le schermaglie tra i partiti servono solo a confondere le acque perché il vero problema è che "stiamo scivolando verso la guerra". È il ragionamento di Marco Rizzo a Coffee Break, su La7. Il coordinatore di Democrazia Sovrana Popolare, nonché presidente onorario del Partito Comunista, spiega che i toni del dibattito politico salgono per motivi elettorali ma in realtà "le cose che contano si decidono altrove"; afferma Rizzo. "Abbiamo sentito questo scontro durissimo tra Giuseppe Conte e Giorgia Meloni sulla guerra - argomenta - Ma il MoVimento 5 Stelle aveva una possibilità, poteva votare no la scorsa settimana sulla cosiddetta missione di pace" nel Mar Rosso, "mantenendo una linea di rigore rispetto alla tradizione della guerra invece ha votato a favore". 

In studio c'è un esponente 5Stelle, ossia Riccardo Ricciardi, che non ci sta: "Stai mettendo insieme le mele con le pere", dice Ricciardi sulla missione Ue Aspides per difendere le navi mercantili dagli attacchi degli Houthi. Rizzo spiega che i grillini potevano mandare un segnale. "Ma a chi?", ribatte il pentastellato. L'esponente di Democrazia Sovrana Popolare continua dicendo che in realtà sulle cose che contano tra destra e sinistra ci sono "differenze minime". 

E l'Ue? Rizzo è tranchant. Gli effetti della politica monetaria europea li stanno sentendo i cittadini, rimarca, a partire da agricoltori, pescatori, artigiani... "Quando si potrebbero fare delle cose importanti l'Unione Europea non è mai definitiva, come sul salario minimo. Quando ci devono fo***re i soldi sono molto bravi e tempestivi, quando possono fare qualcosa per i lavoratori danno delle raccomandazioni e poi Paese fa quello che vuole", è l'accusa di Rizzo che conclude: "E nel frattempo stiamo andando davvero verso la guerra. Ed è il problema fondamentale". 

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