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Vittorio Feltri: "Str***ata pazzesca", l'inclusività ipocrita della sinistra

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Un lettore chiede a Vittorio Feltri cosa pensa del caso di Pioltello, in provincia di Milano, dove una scuole ha deciso di stare chiusa il 10 aprile giorno della festa di fine Ramadan. Il direttore editoriale del Giornale nella sua Stanza spiega che la decisione è una "stro**ata pazzesca", scrive Feltri (senza usare asterischi...). . Il primo aspetto da valutare è che  il 40 per cento degli studenti dell'istituto in questione sia di fede islamica. Questo "Non può e non deve assolutamente condizionare la possibilità di frequentare la scuola, quantunque essa venga chiusa per un giorno soltanto, dunque comprimere il diritto costituzionale allo studio, del restante 60 per cento di altra fede".

Poi c'è un altro aspetto. "Siamo un Paese laico, la maggioranza degli abitanti della penisola è di fede cristiana, cristiane sono anche le radici dell'Europa, coloro che si trasferiscono dalle nostre parti" sono "perfettamente a conoscenza del fatto che non siamo un Paese islamico", spiega Feltri. Insomma, noi "non festeggiamo il Ramadan, ma festeggiamo il Natale e la Pasqua".

La tanto sbandierata "inclusività" non c'entra, perché così "non stiamo facendo altro che rinunciare alla nostra identità, abdicare alla nostra civiltà in favore di quella degli ospiti". E poi la maggioranza, "quel 60 per cento degli studenti che non celebra il Ramadan ha il diritto di recarsi a scuola, proprio come il 40 per cento di fede musulmana ha il diritto di digiunare". Insomma, "il concetto di inclusività proposto dai progressisti tende ad escludere e non ad includere, a imporre e non a tollerare, a reprimere le libertà e non a difenderle".

E poi non si tratta solo di un giorno di scuola. In base a questo principio dovremmo chiudere gli istituti nel giorno del capodanno cinese, per esempio. Insomma, per Feltri c'è una doppia morale di fondo da parte della sinistra su questi temi. Da una parte vuole vietare crocifisso e presepe, dall'altra promuove l'espressione della fede nei luoghi pubblici solo se islamica. 

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