Omnibus, Tajani l'ultima vittima degli strali del prof. Pasquino: “Non è un leader”
Gianfranco Pasquino, professore emerito di Scienza politica nell'Università di Bologna, è ospite della puntata del 14 marzo di Omnibus, talk show mattutino di La7, e si concentra sul futuro di Forza Italia alla luce del risultato elettorale in Abruzzo. “Bisogna aspettare almeno un’altra elezioni, l’Abruzzo era il luogo dove Silvio Berlusconi fu eletto senatore l’ultima volta. L’Abruzzo potrebbe essere un’eccezione, non so quanto radicamento possa avere Forza Italia in altre regioni, ad esempio del nord, in alcuni casi non mi pare moltissimo. Dobbiamo aspettare un attimo”, spiega Pasquino.
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Che poi continua nella sua analisi nello spazio per il partito fondato dal Cavaliere: “C’è uno spazio, ma con una mia perplessità, vedo che i popolari europei si stanno spostando leggermente a destra e questo naturalmente può complicare la vita ad Antonio Tajani, che deve invece mantenere la sua posizione europeista, che è un elemento di forza per Forza Italia, anche per la sua storia di ex presidente del Parlamento europeo”. “La cosa che vedo delicata - prosegue Pasquino - è che non c’è un tema specifico sul quale Forza Italia si possa caratterizzare. È un partito potenzialmente di governo con una visione complessiva, però senza un punto su cui può fare leva dicendo ‘Noi facciamo questo e nessun altro nella coalizione di governo è in grado di farlo, noi proponiamo questo perché abbiamo elaborato idee originali’. Tajani non mi sembra ancora un leader e questo potrebbe essere un problema, soprattutto perché vedo degli ego spropositati da altre parti. Uno spazietto ancora al centro per recuperare voti da Matteo Renzi e Carlo Calenda c’è, mentre loro si beccano come i capponi di Renzo”. "Le elezioni Europee ci daranno un segnale potentissimo, perché si vedrà quanto valgono davvero i partiti in Italia", la chiosa finale del politologo.