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Vannacci, la profezia di Senaldi: finirà come Calenda. La replica del generale

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Si discute del futuro del generale Roberto Vannacci nel corso della puntata del 13 marzo di Agorà, talk show mattutino di Rai3 condotto da Roberto Inciocchi. Ad affrontare per primo l’argomento è Pietro Senaldi, condirettore di Libero, che fa una previsione sul futuro dell’esponente dell’Esercito: “Andrà a Bruxelles con la Lega che lo candiderà alle elezioni Europee, poi si farà il suo partito, sarà insomma il Carlo Calenda della Lega”.

 

 

In studio è poi presente lo stesso generale, che parla della sua candidatura per giugno: “Valuto, valuto ancora, ci sono varie opportunità nella mia vita futura, tra cui quella politica, che mi è stata offerta. Io ringrazio tutti coloro che credono in me, altrimenti non mi avrebbero offerto questa opportunità, però è una scelta molto importante, che influenzerà la mia vita futura qualora io la prenda e influenzerà anche la mia vita familiare, quindi ci sto pensando”. E poi la risposta sul partito personale: “Queste sono tante voci che girano. Stanno cercando di mettermi per forza da qualche parte, vogliono mettere il cappello al generale, ma il generale il cappello se lo mette da solo”.

 

 

Un altro tema è quello delle posizioni della Lega sull’Europa: “Io - dice Vannacci - non so ancora se mi candiderò con la Lega, quindi non posso neanche dirle se le condivido. Io non esprimo pareri politici. Ma sull’Europa mi sento di dire che sino a che non susciterà in noi un sentimento di appartenenza forte, come invece lo può suscitare l’Italia o la patria, probabilmente abbiamo un problema. È l’Europa che si deve porre questa domanda ‘Sono io in grado, come unione di Stati, di suscitare questo sentimento patriottico che porterebbe tutti gli appartenenti a questi Stati a riconoscersi come europei e ad essere pronti a morire per l’Europa?’ Quando l’Europa riuscirà a suscitare questo sentimento, probabilmente tanti altri problemi verranno risolti”. "Non mi sono montato la testa - conclude il generale rispondendo all'ultima domanda che gli viene posta -, da quando ero bambino volevo cercare di essere qualcosa di non normale".

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