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Luca Nardi, la promessa dopo la vittoria con Djokovic: "Cosa farò col poster"

Francesco Fredella
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Il poster del Napoli nella sua cameretta. Ma anche quello di Djokovic. Suo padre gli trasmette la passione per tutti gli sport. Ora Luca Nardi, tennista di grande talento, sta vivendo un momento d'oro: in California batte ad Indian Wells il numero uno al mondo Novak Djokovic. Classe 2003, originario di Pesaro, padre (notaio) napoletano. Così, Nardi - dopo un periodo in ombra - si sta prendendo la rivincita dominando la scena nel tennis mondiale. Si dice che nello studio notarile di suo padre, in via Manzoni, ci sia stato anche il brindisi per la vittoria del ventenne. Del resto: tale padre, tale figlio. Secondo i ben informati, il dottor Dario Nardi, padre del tennista, è un appassionato di sport: dal calcio (Napoli, ovviamente) alla pallanuoto. Una passione trasmessa a suo figlio. Nardi batte Djokovic a Indian Wells. E dice: “Ho fatto un miracolo”. Riavvolgiamo il nastro. Gli allenamenti con Sinner, coetaneo e amatissimo dalla gente, Nardi vive un grande rapporto d'amore con il tennis. Su La Repubblica parla il coach di Sinner che racconta uno splendido rapporto tra i due sportivi. Luca Nardi viene seguito dagli addetti ai lavori già da anni, una vera promessa del tennis. Così, appena entrano in scena Jannik Sinner e Lorenzo Musetti i giornalisti parlano della triade d'oro del tennis, aggiungendo ovviamente anche Luca Nardi.

 

 

 

 

Dalle colonne de La Repubblica, Luca Nardi parla anche di Sinner. E dice: "Ammiro Jannik per quello che sta facendo. Ho avuto la possibilità di esercitarmi con lui molte volte. Cerco sempre di imparare da lui, perché è un ragazzo molto simpatico, un gran lavoratore, ed è molto bello quello che sta facendo per l'Italia, per il nostro Paese, per il tennis in Italia, perché ora anche il tennis sta diventando sempre più popolare. Quindi è una cosa molto bella. Spero di potermi unire a lui. Non con i suoi risultati, ma, si sa, non si sa mai”. Il tennis, prima di tutto. E così Luca racconta un dettaglio legato alla sua infanzia: in casa ha il poster di Djokovic, il tennista più temuto al mondo. Sempre a La Repubblica, svela: "Non toglierò più i poster di Djokovic che ho in camera, a questo punto”.

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