Tagadà, Cerno e il "capolavoro" Schlein-Conte: il vento lo hanno cambiato loro
La sinistra ha caricato l'Abruzzo di un significato nazionale nella speranza che la vttoria in Sardegna fosse la prova che "il vento era cambiato". Sogno che si è dissolto nella notte con la vittoria agile di Marco Marsilio e del centrodestra alle regionali abruzzesi. Nella puntata di lunedì 11 marzo di Tagadà, su La7, il direttore de Il Tempo Tommaso Cerno analizza il voto partendo dall'ottima performance di Forza Italia che in Abruzzo "ha portato a casa un risultato frutto di un lavoro molto intenso fatto negli ultimi due anni, una specie di laboratorio che ha rimesso insieme una serie di movimenti civici che erano in qualche modo usciti dal berlusconismo in determinati momenti della difficile vicenda forzista".
Certo, siamo nell'ambito dei segnali locali. Il fatto è che dobbiamo "uscire da questa follia che è stata messa nell'aria", ossia che la vittoria del campo largo in Sardegna "era un segnale nazionale, perché se parliamo di politica allora ci facciamo quattro risate, se vogliamo fare propaganda la Sardegna è un segnale nazionale", argomenta Cerno.
"Non è importante il campo largo". La verità di Meloni
Come detto, solo per Elly Schlein e Giuseppe Conte l'Abruzzo era una sfida nazionale. Il governatore riconfermato ha rigettato questa visione, difendendosi dagli attacchi. "Non è certo Marsilio che ha portato nel dibattito sull'Abruzzo i fascisti, i manganelli, i razzisti, il 25 aprile, la liberazione...", insomma il solito disco rotto messo su dal centro-sinistra "che fa finta di essere unito e non va d'accordo su nulla per strumentalizzare la vittoria della Todde", spiega il direttore. In questo contesto, l'Abruzzo "si è trovato nell'ultima settimana a essere l'Ohio".
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Insomma, il cosiddetto campo largo che sui temi nazionali non esiste ha fatto dell'Abruzzo una sfida campale, finendo con una sonora sconfitta. "Sul vento non è che cambiato, il vento l'hanno fatto cambiare loro a favore di Giorgia Meloni - riassume Cerno - perché se stavano zitti erano due elezioni locali e andavano in pari, invece hanno caricato il voto di tutti 'sti Manganelli... Adesso è evidente che c'è un'aria più fresca per il centrodestra".