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Ferragni-L'Espresso, Tommaso Cerno: "Mossa alla Charlie Hebdo", cosa c'è dietro

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I legali di Chiara Ferragni hano diffidato L'Epresso per la copertina del numero che ritrae la propria assistita in copertina con le sembianze di Joker, il cattivo di Batman, ma il settimanale, come prevedibile, è andato normalmente in edicola. L'operazione della rivista ha diviso gli utenti dei social e provocato un vivace dibattito tra chi vede Ferragni come vittima e chi, invece, si appella al diritto di critica e di satira. Il direttore de Il Tempo, Tommaso Cerno, ha guidato L'Espresso dal 2009 al 2014 e in una intervista a Mow spiega che per l'occasione il settimanale "ha fatto una cosa alla Charlie Hebdo”.

La copertina di Ferragni-Joker  "è stata fatta per far parlare di sé, perché erano anni che le loro copertine passavano inosservate”.  "Io non l'avrei fatta nella settimana della Festa della Donna senza dare a questa copertina un chiaro significato di posizionamento del giornale", spiega Cerno, "poi i giornali fanno quello che vogliono, ma mi sembra che l'Espresso abbia fatto una cosa alla Charlie Hebdo".  Insomma, la data dell'8 marzo non può essere casuale. "L'effetto che fa è quello di mettere l'immagine di una donna camuffata da pagliaccio, su un'inchiesta che dovrebbe riguardare l'imprenditrice e non la donna Ferragni. Io non l'avrei fatta, ma capisco che è l'unica copertina dell'Espresso di cui si parla negli ultimi cinque anni", spiega il direttore.

 

Insomma, " sono stati confusi i piani tra la Ferragni donna e la Ferragni imprenditrice a cui si contestano dei comportamenti". La copertina è lesiva dell’immagine della Ferragni? "Di sicuro lei non è contenta di questa copertina, perché testimonia il fatto che il rispetto che la sinistra aveva fino a pochissimi mesi fa per lei è improvvisamente scomparso". Detto questo, "ora a me sia lei che Fedez cominciano a stare simpatici perché, al di là dei comportamenti che voglio capire bene, sono diventati umani", afferma Cerno nell'intervista a Mow Mag. "Siamo passati dagli ufo, in cui ogni cosa che toccavano diventava oro, a vittime di qualunque attacco proprio da parte di quel mondo culturale che li aveva eretti a simbolo. Li avevano celebrati a Sanremo, avevano contestato le destre perché si lamentavano del bacio di Fedez sul medesimo palco, mentre oggi li prendono a sassate. Questo è lo stesso atteggiamento che la sinistra ha nella politica. Io non condivido questo tipo di impostazione lineare, ma sono una persona più asimmetrica".

 

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