Chiara Ferragni clown in copertina, è bufera. Selvaggia Lucarelli: "Chi critica..."
Chiara Ferragni truccata da clown. L'influencer travolta dal pandoro-gate appare sulla copertina de l'Espresso in versione Joker. "Ferragni Spa, il lato oscuro di Chiara", è il titolo del numero del settimanale in uscita venerdì 8 marzo che già sta facendo discutere i social. "Una rete ingarbugliata di società, una girandola di quote azionarie. Tra partner ingombranti, manager indagati e dipendenti pagati poco. L’influencer è a capo di un impero dove la trasparenza non è di casa", scrive il settimanale che a sua volta è stato raggiunto dalle critiche di numerosi utenti dei social che pensano che l'immagine sia "violenta" ed "eccessiva" rispetto alle azioni della Ferragni, sanzionata dall’Antitrust e indagata per truffa aggravata dalla procura di Milano.
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"Una copertina che non c’entra niente con il giornalismo ma che è pregna di una violenza inaudita", scrive un utente, "Da donna, mi sento sfregiata. L’Espresso è una rivista di attualità e mi disgusta pensare che il racconto dell’attualità debba passare attraverso lo scherno feroce". scrive una commentatrice su X. Ma sono molti anche i commenti di internauti che mostrano di condividere la scelta: "Rende decisamente l’idea di chi sia realmente Chiara Ferragni".
L’indignazione di alcuni per la copertina de L’Espresso è chiaro indizio di quante persone ignorino cosa sia il potere.
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) March 7, 2024
Quella copertina non affossa. Sancisce il fatto che Ferragni sia (sia stata?) una donna di grande potere e che come tale subisca gli effetti della caduta… pic.twitter.com/rr5B5Q6mVb
Selvaggia Lucarelli sta con questa seconda "fazione". "L’indignazione di alcuni per la copertina de L’Espresso è chiaro indizio di quante persone ignorino cosa sia il potere. Quella copertina non affossa. Sancisce il fatto che Ferragni sia (sia stata?) una donna di grande potere e che come tale subisca gli effetti della caduta conquistandosi copertine irriverenti, amare, sarcastiche. I precedenti sono infiniti"; scrive la commentatrice del Fatto quotidiano. Insomma, l'influencer viene "trattata esattamente come viene trattato il potere quando il potere si schianta su vanità e ingordigia (o fraintendimenti)", continua, "la verità è che non capite nulla né di potere né di giornalismo", sbotta con chi critica la versione clown di Ferragni.