Otto e mezzo, chi attacca Marco Travaglio: "Non è mandante neanche di se stesso"
Caso dossieraggio, se ne parla durante la puntata di Otto e mezzo in onda il 6 marzo. In collegamento c'è Marco Travaglio che getta acqua sul fuoco e prende in giro il Pd accusato di essere il mandante di tutta l'operazione dossier.
"In realtà non c'è stato nessuno spionaggio. nessun dossieraggio, nessuna intercettazione - ha detto Travaglio - Nell'ipotesi accusatoria qui c'è un sottufficiale indagato per aver fatto accessi alle banche dati su commissione di tre giornalisti di un quotidiano nazionale per andare a cercare informazioni un po' a strascico a proposito di alcune centinaia di politici e non politici finite in qualche modo in qualche scandalo o vicenda dubbia. Questi giornalisti hanno usato queste informazioni per fare indagini giornalistiche e pubblicarle non per ricattare qualcuno. Se sarà dimostrato che questo signore ha fatto accessi abusivi ne risponderà, se i giornalisti avranno violato qualche segreto ne risponderanno. Per quanto riguarda il complottone contro la destra è uno strano complottone perché non c'erano solo politici di destra oggetto di queste incursioni nelle banche dati da parte del finanziere sollecitato dai giornalisti. C'è Conte, c'è Renzi, poi ci sono molti politici di destra controllati tutti prima che andassero al governo. E non c'è nessuno, tranne un minore del Pd. Quindi il mandante che cos'è il Pd? Basta conoscere il Pd per sapere che non è il mandante neanche di se stesso. È evidente che questi accessi venivano fatti per le curiosità un po' selettive dei giornalisti. Perché essere curiosi su tutti i partiti tranne il Pd è curioso. Ma soprattutto le notizie che sono uscite da queste banche dati hanno valore zero".