Mieli incalza Serracchiani: "Non le credo", il sospetto dietro l'allarme fascismo
Gira gira la sinistra in Italia come in Europa torna sempre lì, l'allarme fascismo. Come visto al congresso romano del Pse, iil Partito socialista europeo, dove gli scontri di Pisa tra manifestanti e forze dell'ordine sono diventati la leva per agitare lo spauracchio dell'estrema destra. Debora Serracchiani del Pd rivendica quanto detto dai leader socialisti europei alla Nuvola di Fuksas. "Concordiamo che reagire a uno sputo con una manganellata è sproporzionato?”, afferma la dem. Deluso da quanto visto sul palco del congresso che ha espresso la candidatura di Nicolas Schmit, politico del Lussemburgo, a presidente della Commissione europea, Mieli ribatte colpo su colpo durante la puntata di lunedì 4 marzo di Quarta Repubblica, il programma di Nicola Porro su Rete 4.
"Siamo tutti consapevoli che il rischio Genova esiste da una parte e dall'altra", afferma l'ex direttore del Corriere della sera secondo cui è pericoloso cavalcare certe polemiche. "Le persone che sono venute a Roma hanno parlato di quello che vedono", ribatte Serracchiani in riferimento ai leader della sinistra europea, "hanno visto le immagini di Acca Larentia e i rigurgiti fascisti. Visto da fuori colpisce". "Non le credo, non credo che mentre c'è Putin che invade l'Ucraina uno guarda Acca Larentia", è la stoccata di Mieli. Insomma, sembra che il presunto allarme fascismo sia l'unica, anche qui presunta, idea della sinistra pure in Europa.