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L'Aria che tira, Feltri a valanga: "Spionaggio gratuito. Fatelo con me così..."

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Dai politici ai vip. Rischia di aumentare il numero di personalità finite nel mirino delle presunte incursioni di spionaggio. Sono circa 800 gli accessi abusivi che, secondo la procura di Perugia, il finanziere Pasquale Striano in servizio alla Procura nazionale Antimafia ha eseguito nelle banche dati. L’inchiesta per la presunta attività di dossieraggio è guidata da Raffaele Cantone. Da questo caso David Parenzo ha dato via al dibattito e ha chiesto l'intervento di Vittorio Feltri, in collegamento con lo studio del talk-show mattutino L'Aria che tira. "Che idea ti sei fatto?", ha chiesto in modo diretto il conduttore. "Devo premettere che non ho capito a che cosa possano servire questi dossier, questo tipo di spionaggio, che mi sembra del tutto gratuito", ha detto il direttore editoriale de Il Giornale. 

 

 

"Se qualcuno spiasse me, non me ne importerebbe niente perché non ho niente da nascondere. Non so perché ci sia gente che trema per questa vicenda. Di questi dati cosa vuoi farne? Io sono convinto che, se qualcuno ha sgarrato con le tasse, è anche giusto che sia perseguito": così ha esordito Feltri sull'inchiesta della procura di Perugia. Il giornalista ha continuato: "Certo, che sia il padrone di un giornale a fare partire tutto mi può inquietare, ma fino a un certo punto. Le cose sono sempre andate così. I giornalisti italiani sono i più liberi al mondo ad attaccare l'asino dove vuole il padrone. Non mi stupisco". Feltri ha poi usato l'arma dell'ironia: "Invito tutti a spiare su di me così mi fanno pubblicità. Troveranno che ho guadagnato tanti soldi ma tutta roba guadagnata con il mio lavoro. Tutta roba giustificata per cui ho pagato un po' troppe tasse". 

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