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Ferragni, Codacons all'attacco. E Cruciani sbotta: "Spreco di denaro pubblico"

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Grande attesa per l'intervista di Fabio Fazio a Chiara Ferragni. Domani sera l'influencer raggiungerà lo studio di Che Tempo Che Fa per raccontare la sua verità sulle indagini e, forse, sulle voci di rottura con Fedez. Il rapper intanto è volato a Parigi e, in occasione della Fashion Week, si è fatto immortalare solo e con un look total black. La coppia ha tutti i fari puntati addosso. Giornali e media, certo. Ma non solo. Gli osservatori più attenti, che partendo da piccoli dettagli provano a ricostruire la vicenda, lanciano in rete le teorie più disparate. Nelle ultime giornate, poi, si è parlato molto del Codacons e del respingimento da parte del Tar del ricorso presentato in opposizione all'invito dell'imprenditrice digitale del giornalista. Da questo è partita l'argomentazione di Giuseppe Cruciani.

 

 

Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato dal Codacons contro la partecipazione di Chiara Ferragni a Che Tempo Che Fa. Lo ha reso noto la stessa associazione dei consumatori, che aveva presentato ricorso d’urgenza al Tribunale amministrativo chiedendo di garantire ai telespettatori "correttezza dell’informazione nel corso della trasmissione ed evitare che l’intervento dell’influencer si trasformasse, come avvenuto sul Corriere della Sera, in una difesa senza contraddittorio sullo scandalo del pandoro-gate, vicenda per la quale la Ferragni, oltre a essere stata multata dall’Antitrust, è sotto indagine per il grave reato di truffa aggravata a danno dei consumatori".  

 

 

Il respingimento da parte del Tar del ricorso fatto dal Codacons è finito nel mirino del conduttore de La Zanzara, che nel corso dell'ultima puntata ha detto: “Il Codacons sconfitto, la Ferragni può andare da Fazio. Ma ragazzi voi vi rendete conto che noi paghiamo delle persone che devono giudicare sul ricorso del Codacons per non far andare una trasmissione in onda? Paghiamo persone, carte bollate, mail, udienze, per parlare di queste ca**ate". Poi l'affondo: "Il Codacons dovrebbe essere accusato di spreco di denaro pubblico per aver portato questo davanti all’attenzione di alcuni giudici amministrativi.”

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