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Achille Lauro accusato di plagio per il docufilm. "È la mia": chi rivendica l'idea

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Alice Antico
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Achille Lauro al centro del gossip per un’accusa di plagio. “Achille Lauro ha copiato il mio progetto”, ha detto una studentessa del liceo classico Salvatore Quasimodo di Magenta, dove il cantautore ha incontrato gli studenti nel dicembre 2022, per degli incontri formativi. Si tratta di un progetto della 15enne che lo staff di Lauro avrebbe utilizzato nel docufilm sulla vita dell’artista, dal titolo “Ragazzi madre: L’Iliade”. Ma facciamo un passo indietro. Stando a quando riportato da “Il Fatto Quotidiano”, parrebbe che subito dopo uno di questi incontri con Lauro, la giovane studentessa si sarebbe messa all’opera per creare un progetto da sottoporre allo staff del cantante, che prevedeva appunto l’accostamento di alcuni estratti dell’Iliade e dell’Odissea con le canzoni di Lauro.

 

 

Poi, il 30 marzo 2023, la studentessa avrebbe consegnato l’elaborato a un collaboratore del cantante, inviando per sicurezza anche una mail alla “De Marinis Group Srl”, la società che cura l’immagine e le attività imprenditoriali del cantante, allegando la proposta. Il giorno seguente la studentessa ha avuto la risposta della società con l’impegno “di fornire un riscontro in tempi rapidi”. Ma passano i giorni e nessuno si fa vivo, fino a quando il 14 dicembre 2023, guardando il docufilm su Amazon Prime dedicato ai 10 anni di carriera dell’artista, la ragazza scopre, a sua detta, il plagio. “Nella schermata finale del docufilm viene riportato il proemio dell’Iliade, che è esattamente l’idea che avevo sottoposto all’artista”, ha affermato la giovane al “Fatto”.

 

 

“In alcuni post Instagram Lauro scrive che il suo docufilm non è una storia, ma un poema epico, e che il 2024 per lui, grazie al nuovo tour nei palazzetti, sarà appunto 'epico'. Anche queste parole riconducono al mio progetto”, ha continuato. L’avvocato della studentessa, Roberto Grittini, ha inviato alla società De Marinis Group Srl una formale richiesta “Per il riconoscimento della proprietà intellettuale del lavoro”, mentre Lauro, dal canto suo, si è detto mortificato per quanto sta accadendo e, soprattutto, “disponibile a un incontro per chiarire il fraintendimento”.

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