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Sardegna, Alessandro Sallusti rovina la festa Pd-M5s: "Triplice salto mortale"

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Vincitori e vinti delle elezioni regionali in Sardegna. Questo il tema cardine della puntata di lunedì 26 febbraio di Quarta Repubblica, il programma condotto da Nicola Porro su Rete 4, andato in onda mentre si concretizzava, con le lentezze che hanno caratterizzato lo spoglio, la vittoria di misura di Alessandra Todde sostenuta da Pd e M5s e la sconfitta di Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari candidato dal centrodestra. Alessandro Sallusti fa alcune considerazioni a caldo, in particolare sugli errori del centrodestra. 

 

Per il direttore de Il Giornale si sono sommati diversi problemi, il primo è che il "governatore uscente" Solinas "diciamo che non è stato un fenomeno, ed evidentemente il nuovo governatore proposto dal centro-destra altrettanto non è un fenomeno".  Il "terzo problema" è tutto il periodo di avvicinamento" al voto, con "la scelta del candidato alle elezioni che è stata molto conflittuale all'interno del centrodestra".

 

Il fatto è che "il centrodestra vince soltanto quando si dimostra unito e sereno", spiega Sallusti, mentre "in Sardegna non è andata così". "Dopodiché trasportare questo in uno scenario nazionale è un triplice salto mortale - conclude il direttore -  perché un conto è che la sinistra, cioè Pd e 5stelle, si mettono d'accordo sul piano regolatore di Cagliari o Sassari, altro è che si mettano d'accordo su l'Ucraina, sulle politiche economiche, sulle politiche fiscali, sulle politiche di welfare...". Insomma, "due mondi molto distanti" che in Sardegna si sono trovati, ma a livello nazionale sono divisi da visioni politicche anche opposte. 

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