Sardegna 2024, Capezzone durissimo col centrodestra: "Sconfitta grave e meritata"
Mentre lo spoglio delle elezioni regionali in Sardegna verte verso una probabile vittoria di Alessandra Todde, candidata del campo largo del centrosinistra, in vantaggio su Paolo Truzzu, candidato del centrodestra, arrivano i primi commenti sull'esito del voto, a cui va detto ancora mancano i crismi dell'ufficialità. È durissimo quello di Daniele Capezzone che, intervenuto a Prima di domani su Rete 4, spiega che "Todde è davvero a un passo dal successo perché tutti i dati, anche interni, la danno molto forte a Cagliari e Sassari", e sono proprio i dati che devono ancora affluire a uno scrutinio andato a rilento. Insomma, al netto di colpi di scena, si verso una "sconfitta molto grave e molto meritata per il centrodestra", dice il direttore editoriale di Libero nel programma condotto da Bianca Berlinguer.
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Insomma, "ci voleva talento per perdere contro una sinistra divisa tra due candidati (Todde e Soru, ndr), il centrodestra è riuscito a fare tutti gli errori possibili nella scelta dei candidati, nella lite nella coalizione, nella gestione della campagna elettorale", attacca il direttore. Nel centrodestra "facciano tutti una riflessione, perché è clamoroso che dopo aver stravinto" alle Politiche e praticamente tutti i turni amministrativi "arrivare a questa sconfitta è un poderoso campanello d'allarme", afferma Capezzone.
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Tra gli errori del centrodestra, sottolinea, la scelta del candidato. "Essersi ritrovati a dover scegliere tra un governatore regionale uscente che nella classifica dei venti governatori era il meno gradito, e uno che era sindaco di Cagliari e che era il penultimo sindaco nella graduatoria di gradimento, è stato folle - commenta il direttore - Bisognava andare a mio avviso su una terza candidatura preparata per tempo e invece è stato tutto un gioco di bisticci di errori, locali e nazionali, e probabilmente di sottovalutazione". Il tutto mentre il Pd vince senza neanche fare una performance esplosiva. Insomma, "credo che gli elettori di centrodestra abbiano la giusta ragione di essere arrabbiati", è il duro giudizio di Capezzone.