Navalny, Parenzo perde le staffe con la giornalista russa: "Ci girano le..."
Altissima tensione a L'Aria che tira, il programma di politica e di attualità che va in onda tutte le mattine su La7. Impossibile non dedicare parte dell'appuntamento ad Alexei Navalny, il dissidente di Valdimir Putin morto tre giorni fa per cause ancora poco chiare. "Assassini" che cercano di "coprire le loro tracce" rifiutandosi di consegnare il corpo dell'oppositore. Non usano mezzi termini i familiari dell'uomo morto in carcere in Russia per descrivere il Cremlino e il suo capo. Nonostante la dura repressione e gli avvertimenti, centinaia di russi hanno partecipato venerdì e sabato a piccole manifestazioni in diverse città per rendere omaggio a Navalny. In due giorni, la polizia ha effettuato 401 arresti.
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E proprio questo tema ha portato allo scontro tra David Parenzo e la giornalista russa in collegamento con lo studio per offrire la sua versione dei fatti. "A noi piace la libertà, ci piacciono le manifestazioni. E quando vediamo che i russi vengono arrestati perché mettono un fiore per ricordare Navalny, ci girano le ba**e", ha sbottato il conduttore, mentre la sua interlocutrice continuava a ripetere: "Va bene così".
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"Vedere gli arresti delle persone perché mettono un fiore per Navalny, a noi girano perché ci piace la libertà", ha ribadito il concetto il padrone di casa del talk-show di politica e di attualità. A finire nel mirino di Parenzo è stata la narrazione della vicenda riportata dalla giornalista russa. Per Mosca l'oppositore è morto a causa di una "sindrome improvvisa". Poco fa, invece, la moglie ha detto che il marito è stato ucciso "con il gas nervino" e quindi volutamente dal regime di Putin. Il conduttore non si è trattenuto e ha sfidato la collega: "Mi faccia capire. Lei torni a trovarci. Vada nella sua tv e critichi una volta sola Putin. Una volta sola", ha detto alzando il tono della voce.