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De Luca, Sechi chiede le dimissioni dopo l'insulto a Meloni: “Cafone e troglodita istituzionale”

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“Lo stile dell’uomo è noto, la sua frequentazione con i bassifondi del linguaggio pure, dunque non c’è nessuna sorpresa, non ti puoi sbagliare, Vincenzo De Luca è un cafone”. Inizia così l’editoriale di Mario Sechi apparso sulla prima pagina di Libero del 17 febbraio all’indomani dello show a Roma del presidente regionale della Campania, ripreso a rivolgere un insulto a Giorgia Meloni. Il direttore del quotidiano è durissimo nel suo commento: “La sua rozzezza s’accoppia a quella di tanti, fa parte dello spirito dei tempi, è diventato perfino un canone televisivo, un maleducato potenziato dal video, un bifolco in realtà aumentata, ma sempre villano. Deve dimettersi, perché le istituzioni in questo Paese non sono un’imitazione comica”.

 

 

“Il problema è che - prosegue Sechi - De Luca non fa ridere, è un guitto senza talento artistico, è intriso di rancore, è tutto un chi si crede di essere che Eduardo avrebbe mandato sul palcoscenico con un carretto di carote e cavolfiori. De Luca è un buzzurro reale, è volgare, è un troglodita istituzionale, è un cavernicolo della politica, uno screanzato, un vestito e calzato d’arroganza. Non è solo, altri hanno preso la stessa strada del turpiloquio e della coprofagia linguistica, ma la differenza tra lui e la legione dei ruttatori liberi che infestano le istituzioni è che De Luca fa il presidente di Regione e allora non bastano le scuse, deve andare a casa e non tornare più a rappresentare le istituzioni perché le insozza con le sue sgrammaticature e sversamenti fangosi”. 

 

 

Sechi infine si rivolge direttamente alla leader del Pd, Elly Schlein: “Un modesto consiglio, in attesa di un remoto sussulto di dignità e responsabilità del ‘forconizzato’ che governa la Regione Campania, il segretario del Pd Elly Schlein cacci De Luca dal partito. È una questione di igiene pubblica”.

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