In altre parole, Vecchioni difende Geolier: "Quando altri pascolavano capre..."
In difesa di Geolier dopo le polemiche che hanno caratterizzato l'avventura al Festival di Sanremo del rapper napoletano, arrivato secondo dietro ad Angelina Mango, arrivano le parole di Roberto Vecchioni. Il cantante di Samarcanda e Luci a San Siro è ospite di Massimo Gramellini a In altre parole, su La7, sabato 17 febbraio e spiega che Geolier sul palco dell'Ariston "ha cantato una canzone non semplice, una bella canzone. Se qualcuno ha capito il testo, parla di due che vanno per la loro strada perché pur amandosi non si capiscono", spiega il prof Vecchioni. "Un tema importante, non facile e con alcuni riferimenti alla pioggia... non è affatto una canzone banale", dice ancora il cantautore.
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Insomma, le qualità del cantante napoletano, all'anagrafe Emanuele Palumbo, 23 anni, non si discutono per Vecchioni che non affronta le polemiche per le canzoni che esaltano violenza e illegalità. C'è poi la questione dei fischi dell'Ariston alla vittoria di Geolier nella serata dei duetti, alla quale ha partecipato lo stesso Vecchioni in coppia con Alfa. "C'entra l'avversità nei confronti del sud, ma dietro c'è soprattutto l'invidia - argomenta il cantautore brianzolo di origini napoletane - perché Napoli è un regno dal 1.200, quando altrove si pascolavano capre.... Napoli è una città immensa, ha inventato la musica e questo modo di esprimersi - continua Vecchioni - È una città provvisoria, sta sotto un vulcano e ogni giorno è una vita". Insomma, un altro fan di Geolier.