Guido Crosetto in ospedale: come sta. E contro di lui si scatena l'odio no vax
Paura per il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ricoverato d’urgenza la scorsa notte per una sospetta pericardite. «A seguito di un dolore perdurante da lunedì mattina - si legge in una nota della Difesa -, il ministro Crosetto si è presentato (solo ed a piedi) al pronto soccorso del San Carlo di Nancy (a Roma ndr), con forti dolori al petto. È stato immediatamente monitorato e poi sottoposto ad una coronarografia». Le condizioni di salute del ministro, nella giornata di ieri, sono apparse comunque in netto miglioramento.Il ministero della Difesa ha precisato che gli «accertamenti e il monitoraggio ai quali è stato immediatamente sottoposto presso la struttura ospedaliera hanno evidenziato una lieve pericardite e l’assenza di danni cardiaci. Nelle prossime ore il ministro verrà sottoposto a ulteriori esami, per accertare le cause del malore».
Cause, sintomi e come si cura la pericardite che ha colpito Crosetto
Messaggi di auguri per una pronta guarigione sono arrivati dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, da tutti i ministri e anche dai leader dell’opposizione. Crosetto ha ringraziato per i messaggi di vicinanza e amicizia. L’odio social si è, invece, scatenato da parte dei no-vax. «Crosetto quante pere hai fatto? Il #vaccino funziona? Ti auguro di cuore di uscirne bene per poi lottare dalla "parte giusta", quale essa sia, in ogni campo». «Crosetto affetto da pericardite? Il Karma». «Crosetto fece la terza dose addirittura in anticipo». «Guido Crosetto, colui che si faceva le dosi di vaccino Covid solo perché non gli funzionava il green pass, è stato ricoverato per una pericardite». Sono solo alcuni dei post apparsi sul social dopo la notizia del ricovero d’urgenza del ministro. Ai messaggi di stampo no vax non mancano tuttavia le reazioni contrarie. «Prima dicono che i politici hanno fatto un vaccino falso, poi, appena si sentono male, dicono che è colpa del vaccino. Spero che il ministro #Crosetto si riprenda presto, i no vax hanno solo dimostrato di essere i soliti sciacalli inetti», scrive ad esempio una utente su X.
A spiegare che la pericardite «non c’entra nulla con i vaccini Covid», intervengono i medici. «Si tratta di malattie virali che possono avvenire nei giovani e negli adulti, in chi è maratoneta e chi no. È ovvio che i virus, come anche il Covid, prendono persone che sono più fragili, a volte. Ma non c’è nessun legame con i vaccini», ha spiegato a LaPresse il direttore dell’Unità di Cardiologia del Policlinico di Milano, Stefano Carugo.
Il ministro Crosetto ricoverato d'urgenza nella notte: "Sospetta pericardite"
«Possono esserci e sono state descritti in letteratura dei possibili effetti collaterali sia come pericarditi sia come miocarditi dovute ai vaccini, ma rispetto ai benefici il rapporto è uno a mille», ha aggiunto Carugo. Ad ogni modo, «non conosco la persona, non sappiamo se ha fatto il vaccino, ma diciamo che questa è una sterile polemica che deve finire. Siamo stufi di sentire queste cose, io la ritengo ancora oggi una sterile polemica che non ha nessun senso», aggiunge il primario.
Più in generale «la pericardite è una malattia infiammatoria di origine virale che può colpire chiunque, soggetti sani o soggetti che hanno già avuto delle patologie. Ci sono diverse forme di pericardite ma è una malattia che si può tendenzialmente curare. Ad ogni modo non è una malattia che non va trascurata, perché può anche cronicizzarsi. All’inizio è fastidiosa, però tra le malattie è una di quelle curabili», spiega Carugo. L’origine «è virale, è una forma infettiva. Ne abbiamo avute tante durante il Covid e tante ne stiamo vedendo anche in questo periodo. Molto spesso, purtroppo, sono dei virus sconosciuti», rimarca il medico. La permanenza dei pazienti in ospedale «dipende dalla persona, può andare da pochi giorni a una settimana o più, a seconda dell’intensità delle infiammazioni. In genere, però, non sono dei ricoveri lunghi. I farmaci utilizzati sono sicuramente gli antinfiammatori, però bisogna capire qual è la causa», specifica ancora il cardiologo.