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Chiara Ferragni, “multa illegittima”. Ecco perché è arrivato il ricorso sul pandoro-gate

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I legali di TBS Crew e Fenice, le società titolari dei marchi Ferragni e dei diritti sull’immagine della influencer, multate a dicembre dall’Antitrust per oltre un milione di euro assieme a Balocco (420mila euro) per pubblicità ingannevole nel caso dei Pandoro Pink Christmas, hanno presentato ricorso al Tar del Lazio chiedendo «l’annullamento integrale» del provvedimento di sanzione «perché considerato illegittimo». Le considerazioni sull’ultima scelta di Chiara Ferragni sono degli avvocati Fabio Cintioli e Giorgio Fraccastoro. In particolare i legali delle società dell’imprenditrice 36enne contestano «molteplici vizi dell’atto» dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato «in termini di difetti di istruttoria, carenza di motivazione ed altre violazioni di legge» che sarebbero state commesse nel multare le aziende per la campagna di promozione e beneficenza a favore dell’ospedale Regina Margherita di Torino dei 362.577 pandori ’griffati’ Ferragni e ceduti alla grande distribuzione per il Natale 2022.

 

 

La campagna era stata associata a un contributo di beneficenza per l’ospedale pediatrico piemontese per acquistare un nuovo macchinario ed esplorare cure terapeutiche nei minori affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing. Sul caso la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta per truffa aggravata che vede indagate Ferragni, l’ad dell’azienda dolciaria di Fossano, Alessadra Balocco, e il manager di fiducia della regina dei social, Salvatore Maria D’Amato.

 

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