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Pozzolo, Furio Colombo: "Perché ha tirato fuori la pistola", sgomento da Parenzo

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C'è un altro reato contestato a Emanuele Pozzolo, il deputato di Fratelli d'Italia dalla cui pistola è partito un colpo durante una festa di capodanno a Rosazza, nel Biellese, che ha ferito un 31enne, genero del caposcorta del sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro. Si tratta di "porto illegale di arma da fuoco in luogo pubblico o aperto al pubblico", dal momento che la minipistola di Pozzolo, sostiene la Procura, era detenuta come oggetto da collezione e non avrebbe dovuto uscire da casa. Della vicenda se ne parla nella puntata di venerdì 26 gennaio de L'aria che tira, il programma condotto da Davide Parenzo su La7. In collegamento tra gli altri c'è Furio Colombo che, lasciando abbastanza sorpresi ospiti e conduttori, si produce in una ricostruzione quantomeno curiosa dell'incidente. 

 

"Il caso Pozzolo è molto importante perché è chiaro che si stavano scambiando e confrontando le armi, che sono tutti armati e non soltanto Pozzolo aveva quella pistolina elegante, graziosissime ma letale", afferma l'ex parlamentare democratico già direttore dell'Unità. Insomma, per Colombo erano tutti armati al veglione del Biellese con famiglie e bambini... La prova? Il fatto che se si tira fuori un'arma è per "fare un confronto con quella degli altri", è la teoria, "quindi il caso di Pozzolo è molto più grave di quello che sembra perché ci deve essere, c'è per forza, una motivazione logica e allarmante nel gesto di esibire un'arma in un gruppo di persone che sono presumibilmente armate". Ricostruzione che non fa breccia, tanto che Parenzo passa oltre. 

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