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Paola Cortellesi e le favole sessiste, Corona sbotta: "Ridicolo, se non pietoso"

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In occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico alla Luiss, Paola Cortellesi è stata invitata come ospite d'eccezione e ha accolto gli studenti con un discorso sulle favole. La regista di C'è ancora domani, il film con il quale ha ottenuto incassi record, ha evidenziato gli stereotipi sessisti presenti nelle storie che di generazione in generazione si raccontano ai bambini e alle bambine. L'intervento dell'amata attrice è piaciuto ad alcuni e ha attirato le critiche di altri. Sul tema è stato interrogato Mauro Corona. Ospite, come ogni martedì, a È sempre Cartabianca, l'alpinista ha cercato di chiarire il suo punto di vista sulla questione ed è stato sincero. "Ha detto che Biancaneve faceva la colf per i sette nani e che Cenerentola ha avuto bisogno di una scarpa di cristallo per essere riconosciuta da un principe": così ha fatto il punto Bianca Berlinguer. "Secondo lei è possibile accusare queste fiabe di sessismo?", ha domandato la conduttrice. 

 

 

"Trovo ridicolo, se non pietoso, andare a tirare fuori vecchie fiabe, vecchie favole, che ai loro tempi stavano in piedi e stanno in piedi ancora oggi", ha detto il saggista. "Quelle cose sono monumenti da lasciare lì. Poi, chi oggi scriverà, scriverà fiabe attuali che comportino l'integrazione, i generi diversi", ha continuato. Quindi l'affondo di Corona: "Tutto questo è per fare notizia, clamore. Tutto quello che viene detto, viene catturato dai media e dai giornali e cavalcata. Biancaneve è stata creata così. Non si può far piazza pulita delle cose che reggevano perché allora bisogna rifare tutto dalla a alla z. Lasciamo stare le vecchie fiabe. Chi vuole leggerle, le legge. Mi sembra retorico", ha concluso. 

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