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Influenza, casi in aumento. Bassetti: "Vaccino non perfetto", cosa c'è dietro

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"In tutta la regione europea nelle ultime due settimane si è osservato un aumento del 58% dei ricoveri segnalati per influenza e un aumento del 21% dei ricoveri in terapia intensiva rispetto alle due settimane precedenti. I casi di influenza sono quadruplicati tra novembre e dicembre. Come previsto, i gruppi più colpiti dalla malattia grave sono gli over 65 e i giovanissimi". È il quadro tracciato da Hans Kluge, direttore dell’Ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa che, oggi durante un briefing con la stampa, esprime "preoccupazione per le segnalazioni di pressioni localizzate sugli ospedali e di sovraffollamento nei pronto soccorso a causa della confluenza di virus respiratori circolanti". A oggi "38 Paesi della regione hanno segnalato l’inizio dell’epidemia di influenza stagionale" e questa è la situazione, ha spiegato. Il tema è stato argomento di dibattito nello studio di Tagadà, il programma di approfondimento giornalistico di La7. In collegamento con la conduttrice Tiziana Panella, Matteo Bassetti ha provato a spiegare il motivo di tale emergenza.

 

 

"Il problema è questo: dobbiamo ricordare che il vaccino per l'influenza è tutto tranne che un vaccino perfetto perché, per ben che vada, funziona per il 60% dei casi. Fondamentalmente è in grado di ridurre le forme impegnative gravi fino al 60%", ha detto il direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova. Quindi ha continuato: "Abbiamo tanto parlato male del vaccino del Covid, che arriva ad avere un'efficacia quasi del 100%. Se avessimo vaccinato di più, per ogni punto percentuale in più della popolazione potremmo dire che avremmo risparmiato fino a 60/70 morti". "In un Paese come il nostro, se arrivassimo a una copertura del 75%, potremmo evitare 1500 morti all'anno. 1500 morti vogliono dire un risparmio di almeno 5000 ricoveri in ospedale. In questo periodo, se potessimo dire di avere 5000 persone in meno nei nostri ospedali, probabilmente respirerebbero tutti", ha aggiunto. 

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