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Ferragni, Capezzone non si tiene: "Vai su come un treno e poi...". Sinistra ko

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Anche a Zona Bianca si è parlato dell'affaire Chiara Ferragni. L'ultimo episodio del caso è legato a Coca Cola, che ha congelato la campagna 2024 concordata con l'influencer, ma l'inchiesta si allarga a macchia d'olio, i negozi sono deserti e i brand fanno passi indietro rispetto agli accordi presi. Ospite di Giuseppe Brindisi, Daniele Capezzone, direttore editoriale di Libero, si è espresso sulla vicenda della finta beneficenza. "Anch'io sono un garantista. Non mi interessa niente delle procure, dei reati": questa la premessa del giornalista, che poi è passato all'attacco: "Lei (Ferragni, ndr), la sua sanzione, ce l'ha già avuta". 

 

 

Daniele Capezzone ha spiegato quanto cripticamente anticipato: "A me è capitato di scrivere un libro fortunato 'Likecrazia', il potere dei like. Quando tu consegni la tua immagine, la tua capacità di attrarre denaro, risorse, questa cosa dei like, vai su come un treno e crolli anche giù". "Questi stessi che si compravano tutto, lo smalto, il pandoro, a un certo punto ti tirano lo smalto e il pandoro", ha continuato Capezzone. 

 

 

"Questa cosa qua", ha chiarito il direttore editoriale di Libero, "la sinistra vuole farne Madre Teresa di Calcutta, ma questa cosa di giocare sui bambini malati di cancro, di dare l'idea che se compri il pandoro ci sarà più beneficenza e invece la somma era stata stabilita, questa cosa qua è arrivata agli italiani". Quindi il punto del giornalista: "È vero che dimentichiamo tutto, ma non sarà facile risalire", ha concluso. 

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