Omnibus, Stefano Candiani contro Ilaria Cucchi sulle parole del ministro Nordio
Le dichiarazioni del ministro della Giustizia Carlo Nordio sul fisco e sulla “legislazione tributaria” italiana a suo parere “schizofrenica e piena di ossimori” hanno fatto discutere. Portando la leader d’opposizione Elly Schlein a parlare addirittura di “incentivazione dell’evasione fiscale”. Durante la puntata di Omnibus, in onda su La7 mercoledì 21 giugno, sul tema si sono scontrati anche il deputato della Lega Stefano Candiani e la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi. “Mi piace ogni volta che lo sento parlare perché è una persona molto schietta”, ammette l’esponente della maggioranza di governo. Che poi prosegue nella sua analisi in merito alle parole del Guardasigilli: “A volte questa schiettezza può risultare tagliente. Quello che ha detto è un’opinione diffusa tra la gente, non è difficile da comprendere”. Cosa intendeva allora Nordio secondo Candiani? “Se lo Stato fa troppe leggi e le fa troppo complicate, anche se assumi tutti i commercialisti del mondo qualcosa scappa. Se succede non bisogna stracciarsi le vesti, probabilmente le leggi devono essere semplificate”. In effetti il ministro della Giustizia ha riferito che un imprenditore, pur volendo essere in buona fede e pagare le tasse fino all’ultimo centesimo, non ci riuscirebbe “perché comunque qualche violazione verrebbe trovata”. Per Candiani “interpretare male queste parole significa essere in malafede”.
#omnibus Botta e risposta tra Stefano Candiani (Lega) e Ilaria Cucchi (Alleanza Verdi e Sinistra) sulle dichiarazioni su tasse e fisco del ministro Nordio https://t.co/1kc3ZoJopz
— La7 (@La7tv) June 21, 2023
A quel punto la parola passa all’altra ospite della conduttrice Gaia Tortora, Ilaria Cucchi, che accusa Nordio: “Possiamo essere d’accordo sul fatto che le leggi siano troppe ma sta al governo trovare delle soluzioni in merito. Però un ministro non può esprimersi in quella maniera e legittimare coloro che violano le regole”. Replica Candiani: “Preferisco un ministro un po’ popolano e che parli in maniera diretta, piuttosto che uno che ti infiocchetta tutti giri di parole ma non ti offre la soluzione”. La senatrice tuona: “Sì, ma che dica cose sensate”. Poi Cucchi mette in mezzo anche “altri segnali” per confessare di sentirsi “molto preoccupata” del “modo di agire di questa maggioranza e di questo governo”. L’ultima parola spetta al deputato leghista, che chiosa: “Beh, ma è un pregiudizio questo”.