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Controcorrente, Pietro Senaldi smaschera il gioco di Macron. Il retroscena sul vertice

Giada Oricchio
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Il vertice parigino tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron ha portato a una prima intesa sui flussi migratori e a una presa di consapevolezza da parte dell’Eliseo della necessità di una difesa delle frontiere comuni. L’incontro, che segue mesi di rapporti Italia-Francia da ottovolante, è tema di dibattito durante il talk “Controcorrente” su Rete4, martedì 20 giugno.

 

 

 

Il vicedirettore di “Libero”, Pietro Senaldi, ha commentato ruvido: “I leader stanno ricucendo i legami? Beh, Meloni ha risposto alle aggressioni venute sempre dalla Francia. Siamo tutti molto contenti che sia andato bene ma Macron probabilmente ha bisogno di un analista! Un giorno dice una cosa e un altro un’altra. E’ difficile avere a che fare con lui”. Secondo Senaldi, il presidente francese sta facendo di necessità virtù perché ha capito che la Francia non può navigare da sola in Europa: “Ha bisogno di un aiuto dall’Italia, per questo è così affabile e ospitale. E’ evidente che sia in difficoltà. Oggi la Germania lo ha rimproverato perché la Francia non è attenta ai conti quanto l’Italia.  Sui parametri europei ha bisogno di noi e vuole una posizione comune. Sull’immigrazione ha fatto una prepotente marcia indietro…. I francesi saranno un popolo amico, ma abbiamo visto che innanzitutto si fanno i fatti loro. Quando gli serve ci attaccano, adesso ci stendono i tappeti...".

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