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Mafia, la Procura di Firenze vuole arrestare Salvatore Baiardo. Ma c'è un intoppo

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Salvatore Baiardo deve essere arrestato. Almeno secondo la Procura di Firenze, che però non ha trovato il consenso del Gip, che ha rigettato la richiesta di custodia cautelare presentata dai pm toscani lo scorso 26 maggio. A raccontare il retroscena sull’uomo, salito alla ribalta negli scorsi mesi per aver profetizzato l’arresto del boss della Mafia, Matteo Messina Denaro, è stato Il Fatto Quotidiano: “Il procuratore aggiunto Luca Tescaroli ha però presentato opposizione al rigetto del Gip e il 14 luglio è stata fissata un’udienza che si terrà in camera di consiglio per decidere sul destino dell’ex gelataio di Omegna” la ricostruzione del giornale, che spiega poi che Baiardo è stato “sentito in passato ben quattro volte dai pm come testimone ancorché assistito ora è indagato. Non si sa perché. Forse l’ipotesi dei pm è che copra qualcuno dei presunti ‘mandanti esterni’ delle stragi del 1993 e degli attentati non riusciti a Roma, contro le basiliche di San Giovanni e San Giorgio e contro Maurizio Costanzo”. Per ora ipotesi senza nessuna certezza.

 

 

Oltre al Fatto è stato lo stesso Baiardo, in una diretta sui social network, a parlare della vicenda: “Il dottor Tescaroli ha chiesto la mia custodia cautelare in carcere. Per fortuna esistono ancora giudici con la testa e l’hanno respinta e lui cosa ha fatto? Ha fatto opposizione e ora ci sarà una camera di consiglio il 14 luglio per decidere. Tutto è nato presumo per questa fantomatica foto che ha detto Massimo Giletti, mi ha coinvolto in una cosa talmente assurda”. Il riferimento è alla presunta esistenza di una foto che ritrarrebbe Silvio Berlusconi, scomparsi negli scorsi giorni, e Giuseppe Graviano, boss di Cosa Nostra detenuto al 41 bis.

 

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